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osimooggi.it, 14 gennaio 2024

Sami Ezzin, arrestato il 3 gennaio scorso per possesso di eroina, ha iniziato ad accusare malori improvvisi e ripetuti già a partire dal 5 gennaio, tanto da suggerire e richiedere, più volte, il trasferimento in pronto soccorso. Una crisi lo ha colpito anche in Tribunale, al momento della convalida dell’arresto, con l’udienza slittata di quasi un’ora per consentire ai sanitari le cure del caso: una terapia farmacologica che ha solo rinviato il momento del decesso di qualche giorno.

A vederlo vivo per l’ultima volta, mercoledì mattina, l’avvocato difensore Bernardo Becci di Ancona con il quale ha lamentato sospetti dolori alle gambe, segnale a cui non è stato dato troppo peso. Così giovedì sera, prima di mezzanotte, l’uomo si è sentito nuovamente male.

A dare l’allarme, tempestivo, hanno provveduto stavolta i due compagni di cella che, compresa la gravità della situazione, hanno allertato subito i soccorsi, rivelatisi inutili. La salma di Sami Ezzin, che aveva 47 anni, è stata posta sotto sequestro da Paolo Gubinelli, magistrato di turno che ha disposto l’autopsia sul cadavere.