Ansa, 5 gennaio 2015
C'era anche un gruppo di detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano ieri mattina alla messa celebrata dall'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, nella basilica di San Lorenzo. Una celebrazione accompagnata dall'esecuzione della Messa in Re maggiore di Wolfgang Amadeus Morzat grazie all'associazione La Pasqua di Bach presieduta dal maestro Mario Ruffini, ai Solisti di San Lorenzo, all'Ensemble Vocale Capriccio Armonico, all'Orchestra da Camera Benedetto Marcello, al direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali e all'Opera Medicea Laurenziana.
Al termine della celebrazione, l'arcivescovo ha voluto ringraziare tutti per la collaborazione: "un appuntamento che vorrebbe lodevolmente riproporsi in forma stabile, per iniziare l'anno con una Celebrazione eucaristica in cui l'antica musica liturgica viene ricollocata nel suo contesto proprio, quello dell'azione sacra" ha detto ricordando che lo scorso anno venne eseguito la Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach.
Durante l'omelia, riprendendo le parole del Vangelo di Giovanni, il cardinale Betori aveva sottolineato come "altri si propongono a noi per fare luce sull'esistenza umana, ma occorre saper discernere tra vera luce e false luci. È un compito decisivo, soprattutto in un'epoca come la nostra - ha concluso - in cui il relativismo dominante lascia ampio spazio a ideologie e comprensioni del mondo e della vita che possono trarre vantaggio dal consenso raccolto nella società".