di Alessia Rampazzi*
L’Osservatore Romano, 24 maggio 2022
Una rappresentanza delle donne detenute nella Casa circondariale femminile di Rebibbia “Germana Stefanini” sarà presente, il 24 maggio, al Meeting “We Run Together” nel Centro sportivo della Guardia di Finanza, partecipando alle staffette con altre formazioni di diverse associazioni e organizzazioni della società civile.
di Maria Donata Iannantuono*
L’Osservatore Romano, 24 maggio 2022
Anche quest’anno la Casa circondariale di Velletri parteciperà al Meeting “We Run Togheter”, il 24 maggio presso il Centro sportivo della Guardia di Finanza, con una rappresentanza di detenuti che darà vita alla staffetta, replicando appunto l’esperienza dello scorso settembre.
garantedetenutilazio.it, 24 maggio 2022
Pubblicata la ricerca di Sarah Grieco sul progetto di riforma in materia di incontri negli istituti penitenziari. È fresco di stampa “Il diritto all’affettività delle persone recluse”, una monografia di Sarah Grieco, avvocata e docente di diritto dell’esecuzione penale all’università di Cassino e del Lazio meridionale, frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto dall’autrice, in collaborazione con Maurizio Esposito e Simone Di Gennaro.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 24 maggio 2022
Nel prezioso saggio del professor Vittorio Manes le degenerazioni della nostra giustizia penale. Dal 5 maggio è in libreria il nuovo saggio di Vittorio Manes, avvocato e professore ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna, dal titolo Giustizia mediatica - Gli effetti perversi sui diritti fondamentali e sul giusto processo (Il Mulino, pagine 168, euro 15). La premessa dell’autore non lascia dubbi: “La giustizia penale è diventata spettacolo”. Non siamo dinanzi a pura e semplice informazione o cronaca giudiziaria, “ma anche autentico intrattenimento, sempre più incline al voyeurismo giudiziario”.
di Maria Grazia Giannichedda
Il Manifesto, 24 maggio 2022
Abdel Latif e non solo. Ritorna forte l’ossessione del controllo in nome di una sicurezza che non ha mai evitato gli “incidenti”, come si diceva nei manicomi; dilaga, in parte complice il Covid, la miseria dell’affollamento, dei turni massacranti, dell’incuria verso la legalità e il rispetto delle persone.
di Laura Tedesco
Corriere del Veneto, 24 maggio 2022
Nel Veneto il lavoro irregolare frutta 5,6 miliardi di euro all’anno. Erano sei clandestini, originari del Nordafrica e della Nigeria gli occupanti dell’auto che, venerdì scorso, si è schiantata contro un camion a San Pietro in Gu. Quattro di loro sono morti. Lavoravano tutti nelle campagne per pochi euro e stavano rientrando nei miseri alloggi di fortuna dove vivevano, nel Veronese.
di Dacia Maraini
Corriere della Sera, 24 maggio 2022
Vorrei ricordare che le parole hanno un peso e un significato, che non si possono usare a casaccio svuotandole delle idee che hanno espresso e delle conseguenze che hanno provocato. C’è una parola che appare a momenti come un vocabolo magico che sancisce la divisione fra male e bene. La parola chiave è “nazismo”. Ma viene da chiedersi: ha ancora un significato storico o è diventata un termine usa e getta per indicare chi non ci piace e chi vogliamo screditare?
di Sara Gandolfi
Corriere della Sera, 24 maggio 2022
Celebrata la ricorrenza della biodiversità voluta dall’Onu. In Colombia, Paese bellissimo ma tormentato, uccise 75 persone che tutelavano il territorio. Dal Messico alle Filippine.
di Luigi De Biase
Il Manifesto, 24 maggio 2022
Uccisi il 24 maggio 2014 dall’esercito ucraino nel Donbass, sono stati testimoni di una “guerra nuova”. Ora che la guerra è di nuovo a Kramatorsk, a Slovyansk, a Kostantinovka, sembra quasi di tornare al 2014, che per alcuni versi rappresenta l’origine o quantomeno una delle ragioni di quel che accade adesso. Anche allora era maggio. Nella vicina Donetsk avevano votato un referendum per l’indipendenza dall’Ucraina dopo la rivolta che era costata la fuga da Kiev all’ex presidente Viktor Yanukovich e dopo una serie di fatti inquietanti come il massacro al Palazzo delle professioni di Odessa.
di Francesco Battistini
Corriere della Sera, 24 maggio 2022
È la prima simbolica sentenza di questa guerra. Il 28 febbraio scorso aveva ucciso il civile disarmato a bordo di una bicicletta. Il legale: “Chiederemo l’annullamento in appello”. Si ipotizza uno scambio di prigionieri con Mosca.
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