ildispaccio.it, 24 maggio 2022
Garanzia Giovani, da parte della Regione Calabria. Acquisizione delle competenze per l’avvio di nuove imprese valorizzando le esperienze acquisite anche con progetti di formazione regionali e nazionali. Costruire e consolidare utili connessioni in termini di filiere di forniture tra i laboratori di produzione artigianale e non, presenti nelle case di reclusione o circondariali regionali, in particolare come quella di Corigliano-Rossano, con la rete delle quasi 700 imprese nate e degli oltre 1000 giovani calabresi che hanno partecipato gratuitamente ai corsi di accompagnamento all’auto-impiego e all’auto-imprenditorialità.
di Giulia Rocchi
chiesacattolica.it, 24 maggio 2022
Il cappellano del carcere porta soprattutto conforto, vicinanza, capacità di ascolto. Egli è sempre “una presenza significativa, perché i detenuti lo cercano, lo incontrano, lo frequentano”. Siamo entrati nella Casa di reclusione di Rebibbia, a Roma, accompagnando il cappellano, don Antonio Pesciarelli. Con mons. Marco Fibbi, anch’egli cappellano della casa circondariale Raffaele Cinotti - Nuovo Complesso Rebibbia, scopriamo quale servizio svolgono in carcere.
di Valentina Lupia
La Repubblica, 24 maggio 2022
La tesi: “Gli abissi della pena” discussa in presenza. È la prima volta che viene rilasciato un permesso per una discussione di laurea presso l’università romana. Il relatore dello studente: “Giuseppe Perrone, anche attraverso poesie, ricostruisce la sua esperienza detentiva con profondità”
di Giampaolo Cirronis
cagliaripost.com, 24 maggio 2022
Venerdì prossimo, 27 maggio, alle 15.30, nella Sala Biblioteca del Casa Circondariale E. Scalas di Uta, si chiude la quarta edizione del progetto nazionale “Per Aspera ad Astra_Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, con la messa in scena di “Carpe Diem” curata dal Cada Die Teatro.
di Alessia Rampazzi*
L’Osservatore Romano, 24 maggio 2022
Una rappresentanza delle donne detenute nella Casa circondariale femminile di Rebibbia “Germana Stefanini” sarà presente, il 24 maggio, al Meeting “We Run Together” nel Centro sportivo della Guardia di Finanza, partecipando alle staffette con altre formazioni di diverse associazioni e organizzazioni della società civile.
di Maria Donata Iannantuono*
L’Osservatore Romano, 24 maggio 2022
Anche quest’anno la Casa circondariale di Velletri parteciperà al Meeting “We Run Togheter”, il 24 maggio presso il Centro sportivo della Guardia di Finanza, con una rappresentanza di detenuti che darà vita alla staffetta, replicando appunto l’esperienza dello scorso settembre.
garantedetenutilazio.it, 24 maggio 2022
Pubblicata la ricerca di Sarah Grieco sul progetto di riforma in materia di incontri negli istituti penitenziari. È fresco di stampa “Il diritto all’affettività delle persone recluse”, una monografia di Sarah Grieco, avvocata e docente di diritto dell’esecuzione penale all’università di Cassino e del Lazio meridionale, frutto di un lungo lavoro di ricerca condotto dall’autrice, in collaborazione con Maurizio Esposito e Simone Di Gennaro.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 24 maggio 2022
Nel prezioso saggio del professor Vittorio Manes le degenerazioni della nostra giustizia penale. Dal 5 maggio è in libreria il nuovo saggio di Vittorio Manes, avvocato e professore ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna, dal titolo Giustizia mediatica - Gli effetti perversi sui diritti fondamentali e sul giusto processo (Il Mulino, pagine 168, euro 15). La premessa dell’autore non lascia dubbi: “La giustizia penale è diventata spettacolo”. Non siamo dinanzi a pura e semplice informazione o cronaca giudiziaria, “ma anche autentico intrattenimento, sempre più incline al voyeurismo giudiziario”.
di Maria Grazia Giannichedda
Il Manifesto, 24 maggio 2022
Abdel Latif e non solo. Ritorna forte l’ossessione del controllo in nome di una sicurezza che non ha mai evitato gli “incidenti”, come si diceva nei manicomi; dilaga, in parte complice il Covid, la miseria dell’affollamento, dei turni massacranti, dell’incuria verso la legalità e il rispetto delle persone.
di Laura Tedesco
Corriere del Veneto, 24 maggio 2022
Nel Veneto il lavoro irregolare frutta 5,6 miliardi di euro all’anno. Erano sei clandestini, originari del Nordafrica e della Nigeria gli occupanti dell’auto che, venerdì scorso, si è schiantata contro un camion a San Pietro in Gu. Quattro di loro sono morti. Lavoravano tutti nelle campagne per pochi euro e stavano rientrando nei miseri alloggi di fortuna dove vivevano, nel Veronese.
- Nazismo: termine usa e getta?
- Una Giornata per difendere chi muore per l’ambiente. Il sacrificio di 75 leader sociali
- Ucraina. Rocchelli e Mironov, i reporter da otto anni senza giustizia
- Ucraina. Il sergente russo Shishimarin condannato all’ergastolo
- Ucraina. “Ma la pena inflitta a quel sergente è dimostrativa”