dire.it, 4 luglio 2020
Da oggi parte la seconda edizione estiva di "Liberi dentro-eduradio", programma radiofonico di didattica, cultura e informazione rivolto ai detenuti del carcere Dozza di Bologna, ma anche alla cittadinanza. La radio come mezzo per sentirsi liberi, anche dietro le sbarre del carcere. Da domani parte la seconda edizione estiva di "Liberi dentro-eduradio", programma radiofonico di didattica, cultura e informazione rivolto ai detenuti del carcere Dozza di Bologna, ma anche alla cittadinanza. La trasmissione andrà in onda fino al 18 settembre, ogni week end (sabato alle 11 e domenica alle 18) su Radio Città Fujiko 103.1 FM.
Si parlerà di letteratura, galateo e lingua araba, ma anche di cinema, arti, spettacolo e consigli di lettura. Tra le novità anche il "Radiodramma" a cura de I Teatri del sacro che racconteranno della rassegna biennale dedicata a scena e spiritualità.
Iniziato lo scorso aprile in piena emergenza coronavirus, il progetto di una "Radio carcere" (soprannominata così dagli stessi detenuti) è nato dal desiderio di non interrompere il servizio culturale, educativo, di assistenza spirituale portato avanti in questi anni da diverse realtà bolognesi che operano in carcere.
Durante il lockdown quindi, il programma ha raccolto le voci degli insegnanti carcerari (Cpia metropolitano di Bologna), delle associazioni di volontariato (Avoc e Il Poggeschi per il carcere), dei Garanti dei diritti delle persone private della libertà personale e di diversi rappresentanti religiosi (il Cappellano, l'Imam e il Vescovo di Bologna). Ora la trasmissione, scrive la Regione Emilia-Romagna in una nota, ha attirato l'attenzione anche di altri istituti penitenziari regionali (in particolare da parte di volontari e insegnanti operativi nelle carceri di Modena, Parma, Reggio Emilia, Faenza e Ferrara).