sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Monica Ricci Sargentini


Corriere della Sera, 20 aprile 2021

 

Un rapporto di Human Rights Watch del 29 marzo denuncia le discriminazioni contro le donne a causa delle leggi sulla Wilaya maschile (una sorta di guardiano come in Arabia Saudita), che impone il consenso di un uomo della famiglia su questioni fondamentali come il matrimonio, i viaggi e l'accesso a certi tipi di assistenza sanitaria, come le cure ginecologiche.

"Le ragazze vivono in una quarantena perenne - dice Asma, una donna di 40 anni a Hrw - For girls. Quello che il mondo sta subendo ora con la pandemia per le giovani in Qatar è la normalità. Io volevo frequentare un'università all'estero ma non ho potuto, sebbene avessi una borsa di studio".

L'ong con sede a New York, che ha intervistato decine di donne per redigere il suo rapporto, afferma che nonostante alcune iniziative intraprese in favore dei diritti delle donne, inclusa l'istruzione e la protezione sociale, il Qatar resta ancora indietro rispetto ai vicini del Golfo, se si pensa ad esempio all'Arabia Saudita, che nel 2019 ha permesso alle donne adulte di viaggiare senza permesso. Una di loro ha raccontato di vivere in uno stato simile ad una "costante quarantena".

Il rapporto di 94 pagine, dal titolo "Tutto quello che devo fare è legato a un uomo", analizza le regole e le pratiche del sistema di tutela maschile. Tra le altre cose, le donne non sposate sotto i 25 anni necessitano dell'approvazione di un guardiano per viaggiare all'estero. E possono essere soggette a divieti di viaggio a qualsiasi età da parte di mariti o padri.

Il sistema nega inoltre alle donne l'autorità di agire come tutore principale dei loro figli, anche quando sono divorziate e hanno la custodia legale, aggiunge Hrw, secondo cui "la tutela maschile rafforza il potere e il controllo che gli uomini hanno sulle vite e le scelte delle donne e possono favorire o alimentare la violenza, lasciando alle donne poche opzioni praticabili per sfuggire agli abusi delle loro famiglie e dei loro mariti". L'emirato - già sotto i riflettori internazionali per le condizioni dei migranti che lavorano nei cantieri per i Mondiali di calcio dell'anno prossimo - ha descritto il rapporto di Hrw come "impreciso", ma ha spiegato che farà delle indagini sui casi segnalati e punirà eventuali abusi.