di Fiorenza Elisabetta Aini
gnewsonline.it, 1 maggio 2021
Portare in carcere arte e cultura come mezzi di svago e crescita per coloro che sono condannati a vivere in spazi ristretti e in carenza di stimoli. Questo l'obiettivo dell'Associazione Artisti dentro onlus, che ha bandito per il 2021 tre concorsi destinati alle persone detenute: "Scrittori dentro", "Pittori dentro" e "Cuochi dentro".
L'associazione è stata fondata da persone che hanno ritenuto di volersi impegnare per offrire un'occasione in più ai detenuti: come risulta infatti dalla Statuto, l'associazione, a carattere culturale, si impegna nel promuovere attività di vario genere, prescindendo dai motivi che abbiamo determinato la condizione di detenzione.
"Scrittori dentro", alla ottava edizione, è destinato a tutti gli istituti penitenziari italiani e della Repubblica di San Marino e vuole incoraggiare la scrittura creativa fra i detenuti: i testi devono essere redatti in italiano da detenuti condannati con sentenza definitiva. Ogni autore può partecipare con un massimo di tre opere inedite; tre le sezioni previste a seconda del tipo di opera, possono essere racconti brevi, poesie a tema libero ma anche testi rap. La partecipazione di ogni concorrente non si esaurisce con la presentazione dell'opera, perché i finalisti proseguiranno con il lavoro di editing, per via postale, in collaborazione con l'editor che gli verrà assegnato.
"Pittori dentro", ideato per incoraggiare l'arte pittorica, è realizzato in una sola sezione "Mail art": sono infatti ammesse solo opere realizzate su cartoline postali e inviate a mezzo posta. Il bando prevede anche il rischio "che l'opera non giunga mai a destinazione" ma, prosegue "è un rischio che ogni artista si deve assumere". Rivolto a istituti penitenziari in Italia e all'estero, ogni autore potrà inviare fino a tre opere, anche coperte dall'anonimato consentito dall'uso di uno pseudonimo. Termine ultimo per l'invio è il 30 giugno. I finalisti vedranno le loro opere esposte in mostre organizzate dall'Associazione Artisti dentro Onlus.
Infine, il terzo concorso è "Cuochi dentro", che vuole incoraggiare la cucina creativa negli istituti di detenzione e "far riflettere sul valore del cibo, quale espressione d'arte, collante sociale e stimolo della memoria storica", come recita il bando.
Destinato a istituti italiani e della Repubblica di San Marino, prevede la realizzazione di ricette che possano essere eseguite esclusivamente con prodotti disponibili nei penitenziari stessi. Anche per questo concorso, è previsto un invio massimo di tre ricette. Il termine massimo è il 31 maggio e "sono gradite indicazioni del tipo di attrezzatura usata, provenienza della materia prima...e anche brevi commenti sul cibo proposto, ricordi a esso legati e disegni". Insomma, il cibo della memoria o la memoria come cibo. Tutti i concorsi sono stati indetti con il patrocinio della Città metropolitana di Milano.4