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Il Resto del Carlino, 28 gennaio 2024

Il monito lanciato durante la cerimonia dal procuratore generale presso la Corte d’Appello, Roberto Rossi. “Assoluta inadeguatezza delle strutture per il trattamento dei detenuti affetti da patologie psichiche: lo scarsissimo numero posti delle poche Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, ndr) in Italia pone i magistrati nella drammatica alternativa di mantenere tali soggetti nell’ordinario circuito carcerario (del tutto inidoneo al loro trattamento) ovvero di lasciarli liberi ponendo a rischio la incolumità dei cittadini”.

Il monito è stato lanciato durante l’inaugurazione dell’Anno giudiziario delle Marche dal procuratore generale presso la Corte d’Appello Roberto Rossi. Nelle Marche solo il carcere di Ascoli ha un Reparto di osservazione psichiatrica. Il tema dell’assistenza ai detenuti con problemi psichiatrici si è riproposto con forza dopo il suicidio in cella lo scorso 5 gennaio ad Ancona del 25enne Matteo Concetti nato a Fermo ma con famiglia di Rieti. Il Pg ha denunciato anche la “carenza del 34% di personale di polizia penitenziaria, ben oltre i livelli di tollerabilità”. Per il rapporto detenuti-posti, invece, Rossi ritiene la situazione marchigiana “non afflitta dai problemi di grave sovraffollamento che caratterizzano la situazione carceraria italiana: con l’eccezione di Montacuto, gli altri istituti penitenziari del Distretto non registrano, sotto questo specifico profilo, condizioni allarmanti”.

Nel 2023 nelle Marche le carceri sono tornate sovraffollate (877 detenuti, 835 posti; circa 5%): ad Ancona Montacuto (309 presente contro 256 posti, +17%) a Pesaro (220 per 153 posti, +30,5%) e Fermo (55 per 41, +25%); mentre ad Ascoli Piceno, Ancona Barcaglione e Fossombrone presenze inferiori ai posti. Dati contenuti nella relazione del presidente della Corte d’appello di Ancona Luigi Catelli. Nelle Marche ci sono 299 detenuti stranieri (34%), 119 tossicodipendenti, 159 con problemi di natura psichiatrica ((18%). Ci sono 24 detenute, 27 devono scontare l’ergastolo e non c’è alcun detenuto in regime di 41-bis. Durante lo scorso anno (dati fino al 30 giugno 2023) si sono verificati un suicidio (3 in precedenza), e 182 atti di autolesionismo (211); 81 le aggressioni. In tutto sono state concesse 1.236 misure alternative rispetto alle 1.366 dell’anno prima.