di Ottavia Firmani
Il Resto del Carlino, 29 agosto 2024
La delegazione degli azzurri arriva alla Casa circondariale. Il commento: “Alcune criticità ma non c’è sovraffollamento”. Ma il sindacato della polizia: “Siamo 136 e dovremmo essere in 153”. “Le criticità riscontrate riguardano il completamento della pianta organica della polizia penitenziaria e l’ampliamento dell’area sanitaria e delle relative risorse umane”. Questo il commento a caldo del responsabile nazionale dell’organizzazione di Forza Italia e coordinatore regionale delle Marche, Francesco Battistoni al termine della visita alla Casa circondariale di Ascoli al Marino del Tronto.
Nella mattinata assolata di ieri, Battistoni, accompagnato dai consiglieri regionali Jessica Marcozzi, Gianluca Pasqui e Mirko Bilò, dall’assessore Regionale Stefano Aguzzi, dalla Responsabile del dipartimento Giustizia, Daniela Pigotti, e dal Segretario Provinciale di Forza Italia Ascoli Piceno, Valerio Pignotti commenta positivamente la situazione. “Al di là di queste criticità - dice - quella al carcere di Ascoli è stata una visita assolutamente positiva”. Meno positivo è invece il commento del coordinatore regionale della Uil Polizia penitenziaria Leonardo Rago. Pur non presente, visto che solo due sigle sindacali sono state convocante durante la visita della delegazione di Forza Italia, il coordinatore risponde alla nostra domanda.
Rago, com’è la situazione attualmente qui al Marino?
“Al momento la Casa circondariale di Ascoli non soffre di particolare sovraffollamento ma la situazione è aggravata dal fatto che sono presenti molto detenuti con patologie psichiatriche che vengono assegnati ‘con la scusa’ della presenza delle Articolazione per la tutela della salute mentale. Ci sono anche molte assegnazioni di detenuti da altri istituti dell’Emilia Romagna che giungono per motivi di ordine e sicurezza, a seguito di aggressioni al personale o tentativi di rivolte che hanno effettuato negli istituti di provenienza. Dal mese di maggio è stato attivata una ulteriore sezione detentiva di circa 50 detenuti comuni che richiederebbe un ulteriore incremento di personale di polizia penitenziaria ed anche di personale area trattamentale. Ad oggi ci sono soli 3 educatori ma non sono sufficienti”.
A livello di organico di personale, com’è la situazione?
“Per quanto riguarda la polizia penitenziaria a fronte di 153 unità previste in pianta organica ne sono presenti 136 di cui circa 25 sono distaccati in altri istituti. La sezione di Articolazioni per la tutela della salute mentale è composta da tre stanze al piano terra prive però di passeggio e di saletta socialità mentre al primo piano è presente una stanza per l’osservazione psichiatrica attualmente inagibile a causa di un incendio doloso che è stato appiccato da un detenuto che la occupava. Dunque in questo momento è in fase di ristrutturazione, e dovrebbe essere ripristinata fra qualche mese. L’istituto che nasce come carcere di massima sicurezza e quindi con carenza di spazi dovrebbe ospitare detenuti che richiedono l’alta sicurezza, soprattutto in virtù del fatto che c’è la presenza di dieci salette di multivideoconferenza che permettono lo svolgimento di udienze processuali da remoto senza i trasferimenti, e questo ovviamente permette un notevole risparmio per i costi pubblici”.
Migliorie necessarie ci sono, ma la situazione in generale non sembra tra le peggiori: “Grazie alle visite che abbiamo fatto, stiamo vedendo diversi carceri in tutta Italia - commenta l’Onorevole Battistoni fuori dai cancelli della casa circondariale - e questo di Ascoli ci ha dato un’impressione molto buona. Abbiamo visitato reparti e area medica. Sicuramente il personale meriterebbe un’attenzione, in numeri, un po’ maggiore e l’aria medica andrebbe leggermente ampliata soprattutto per quanto riguarda il numero di infermieri e psicologi, però è una situazione davvero ben gestita e governata, faccio i miei complimenti. Per le criticità, i sindacati ci hanno presentato la situazione”. È mancato però l’invito alla visita con la delegazione, alle organizzazioni sindacali Sinappe, Uil, Cisl, Uspp, solitamente molto attive nel settore.
Alla richiesta di chiarimenti riguardo alle criticità evidenziate dai sindacati, l’Onorevole Battistoni risponde: “Soprattutto la necessità di avere qualche unità in più in ambito di personale, per coprire ancora meglio tutti i vari reparti, e poi problematiche sulla tutela”. E invece a livello di sovraffollamento, la situazione sembra mettere d’accordo tutti: “Qui i numeri - continua l’Onorevole - non sono superiori rispetto alla capienza, quindi come presenza di popolazione carceraria è in linea con la capienza del carcere”. E anche da parte della Uil la risposta è simile: “Al momento la Casa circondariale di Ascoli non soffre di particolare sovraffollamento” ha infatti commentato Leonardo Rago.