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di Salvo Palazzolo

La Repubblica, 8 gennaio 2024

A dicembre, l’ispezione del senatore Antonio Nicita: “Dietro le sbarre situazione fatiscente, farò una nuova interrogazione”. A ottobre il provvedimento del gip per un decesso del 2021. Nel maggio scorso, erano morti due detenuti nel carcere di Augusta, facevano lo sciopero della fame da 60 e 41 giorni, e nessuno all’esterno della struttura penitenziaria ne sapeva nulla. La sera del 6 gennaio, è avvenuto un altro decesso: un 58enne originario di Palermo ha avuto un malore all’interno della settima sezione, dove si trovava detenuto, ha avuto appena il tempo di chiedere aiuto alla polizia penitenziaria, ma è deceduto poco dopo.

Anche in questo caso, la procura di Siracusa, diretta da Sabrina Gambino, ha aperto un’inchiesta per capire cos’è accaduto. E, intanto, il sindacato di polizia Sippe torna a denunciare: “Ad Augusta c’è una situazione gravissima - dice Nello Bongiovanni, dirigente nazionale del sindacato e assessore di Fratelli d’Italia a Sortino - la direttrice del carcere è stata peraltro anche rinviata a giudizio di recente, per la morte di un altro detenuto. E la direzione dell’amministrazione penitenziaria continua a trascurare una situazione esplosiva, per carenza nelle strutture e nel personale”. A fine dicembre, c’è stata un’ispezione del senatore del Partito Democratico Antonio Nicita nelle strutture penitenziarie della provincia: Augusta, Siracusa e Noto. “Faremo una nuova interrogazione - ha annunciato Nicita - per ribadire le criticità riscontrate”.

“Nel carcere di Augusta - ha scritto il senatore del Pd - vi sono intere sezioni senza docce nelle celle e una media di 40 persone deve usare appena 3 docce in condizioni fatiscenti, finestre rotte, talvolta senza continuità di acqua calda. Una condizione disumana. In almeno due strutture carcerarie su tre non funzionano da anni i riscaldamenti”. E ancora: “Sotto il profilo sanitario in tutte le strutture visitate il presidio h24 è assicurato da un medico per turno e in almeno una struttura più di un turno lascia il medico da solo senza infermieri. Non solo i medici sono costretti a fare più ore dei turni richiesti, ma hanno ricevuto intimazioni scritte dall’Asp di non aver pagate le ore in eccesso. In tutte le strutture si lamenta urgente fabbisogno di supporto psicologico”.

Disagio psichico - Ad Augusta, sono addirittura 120 i detenuti che hanno disturbi psichiatrici, 100 hanno problemi di tossicodipendenza. “Ho trovato una situazione drammatica”, racconta Giorgio Bisagna, neo presidente di Antigone Sicilia. “Molti di quei detenuti non dovrebbero neanche stare in carcere, ma com’è noto in Sicilia ci sono solo un ex ospedale psichiatrico giudiziario, a Barcellona Pozzo di Gotto, e due Rems, le strutture sanitarie che accolgono gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi, sono a Naso e a Caltagirone”. E, intanto, dietro le sbarre c’è un disagio crescente. Ad Augusta la situazione è davvero preoccupante: nel 2022, ci sono stati 37 casi di autolesionismo e 40 proteste (molte con sciopero della fame) per le ragioni più diverse. Ancora nel 2022, si sono registrate 74 aggressioni nei confronti del personale dell’istituto, sei contro altri detenuti. “Una miscela esplosiva - non usa mezzi termini il presidente di Antigone - una situazione davvero grave, in una struttura per molti versi fatiscente, a cui il Dipartimento delle carceri non ha saputo dare ancora una risposta”.

L’ultima inchiesta - Aveva una situazione psicologica molto fragile il quarantenne Emanuele Puzzanghera, di Caltanissetta: per il suo suicidio, avvenuto il 14 maggio 2021, il gup di Siracusa Francesco Alligo ha rinviato a giudizio Angela Lantieri, la direttrice della casa di reclusione di Augusta, e il medico Emanuela Maria Musto. Devono difendersi dalle accuse di mancata vigilanza e omicidio colposo. Il processo inizierà il primo giugno. Puzzanghera aveva confidato ai sanitari la sua intenzione di farla finita, per questo era stata disposta la sorveglianza a vista del detenuto, che poi però venne revocata, senza attendere le valutazioni degli specialisti. Quaranta minuti dopo, l’uomo si uccise.