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di Liana Milella

La Repubblica, 17 settembre 2023

Intervista al costituzionalista. Meloni sui migranti? “Priva di senso d’umanità”. La difesa a oltranza dei confini? “I decreti Salvini assurti a paradigma”. La premier con Von der Leyen a Lampedusa? “Ma a fare che?”. Chiusi per 18 mesi nei centri di trattenimento? “La libertà personale è inviolabile dice la Costituzione, e questo vale per tutti, migranti compresi”. Il costituzionalista della Sapienza Gaetano Azzariti ascolta il video di Meloni e dice subito: “C’è un incredibile scarto tra la consapevolezza del dramma migratorio e le misure esclusivamente sicuritarie”.

Meloni va addirittura oltre Salvini?

“Il modello, anzi il ‘paradigma’ che Meloni vanta, è esattamente quello sicuritario già perfezionato da Salvini che non solo non ha risolto i nodi strutturali delle politiche migratorie, ma ha fatto fare grandi passi indietro al paradigma umanitario, che è quello proprio della nostra Costituzione. E da lei adesso non è arrivata neppure una parola sui diritti umani”.

La premier può chiudere con ogni mezzo le porte dell’Italia?

“La sua insensibilità totale proprio sui diritti umani si evince da due passaggi. La difesa a oltranza del governo tunisino, al punto da attaccare chi parla di ‘un regime oppressivo’, cioè esattamente quello che la Tunisia è, definita invece dalla nostra premier addirittura come un ‘porto sicuro’. E poi le accuse ai governi che lei definisce ‘migrazionisti’ colpevoli di porre in essere politiche di accoglienza”.

La stretta di Meloni è costituzionale?

“Alcune misure sono pura retorica. Altre sono molto criticabili se rapportate alla nostra Carta. Altre ancora cercano di forzare il nostro ordinamento”.

È retorica il blocco navale?

“Ma certo. Lei può mai credere che si possa organizzare una missione congiunta degli Stati europei per bloccare, come ipotizza la premier, le partenze dall’Africa? Stiamo forse ipotizzando di dichiarare guerra a tutto il continente africano? Inutile che mi soffermi su quanto un’ipotesi del genere sia del tutto incompatibile non solo con la nostra Carta, ma con tutti gli accordi, le dichiarazioni, le prassi internazionali. Inviterei l’attuale governo a rendersi conto in che mondo vive”.

Invece i 18 mesi nei campi sono solo criticabili?

“Prolungare la detenzione amministrativa nei centri va contro il principio della libertà personale, nonché contro i doveri inderogabili di solidarietà riconosciuti e garantiti per tutti. La Consulta è intervenuta in passato con decisioni forse ancora insufficienti. Ma ciò non giustifica affatto che non ci si debba porre il problema”.

Meloni dice ai migranti: “Non vi conviene venire in Italia, sarete trattenuti e rimpatriati”. Ma lo può fare?

“I rimpatri non dipendono né da lei, né dalle sole leggi italiane, sono necessari accordi coi singoli Stati, che oggi in gran parte mancano, tant’è che questo strumento nei fatti è poca cosa. Ma forse Meloni pensa ad altro, ad allargare i casi di espulsioni, cioè l’obbligo di lasciare il Paese se un migrante viene sottoposto a un procedimento penale, tradendo così l’idea che tutti sono dei delinquenti. Ma anche in questo caso i diritti di difesa garantiti dalla Costituzione non consentirebbero mai di abusare oltremodo di queste misure”.

Lei cosa consiglierebbe a Meloni?

“Di abbandonare l’idea che, per usare le sue parole, soluzioni “strutturali” del problema migratorio si possano fare a colpi di decreti legge sulla base dell’emozione del momento. Pensi invece a un disegno di legge che garantisca, oltre alla sicurezza, anche i diritti umani e la dignità della persona”.