sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Chiara Spagnolo

La Repubblica, 14 dicembre 2023

Al processo per torture nel carcere gente ammette il pestaggio e chiede scusa. Si è chiusa oggi la fase istruttoria del processo per i fatti del 27 aprile 2022 di cui fu vittima un detenuto con problemi psichiatrici. Dal 20 dicembre via alla fase requisitoria. “Avevo paura di morire, in carcere non si capiva niente in quei momenti, temevamo che i detenuti potessero approfittare dell’incendio per tentare un’evasione di massa”: giustifica così l’assistente della polizia penitenziaria Raffaele Finestrone il gesto compiuto la notte del 27 aprile 2022 nei confronti di un detenuto 43enne con problemi psichiatrici. Un calcio mentre era trattenuto a terra da altri agenti, prima di essere trascinato verso l’infermeria. Finestrone è uno degli imputati del processo per il presunto pestaggio e davanti ai giudici ha chiesto scusa: “Ho avuto una reazione maldestra, lo so, non c’è stato un motivo, non volevo fargli male ma avevo paura, rabbia frustrazione per quello che stava succedendo”.

I fatti li ha ripercorsi proprio il poliziotto, sollecitato dalle domande del procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa: dalle richieste del detenuto 43enne di essere ospedalizzato, all’incendio appiccato nella sua cella, le azioni per portarlo fuori e poi la necessità di fare uscire tutti gli altri detenuti dalla sezione piena di fumo e fuliggine. “Avevamo paura di non riuscire a spegnere il fuoco - ha detto Finestrone - che i detenuti ci prendessero in ostaggio, loro erano 150 e noi otto. Bisogna vivere queste situazioni sulla propria pelle per capire cosa significano”.

E di “paura” ha parlato anche l’infermiere Massimo Fortunato, imputato insieme a due colleghe per avere assistito al pestaggio senza denunciarlo: “Non ci ho capito nulla, volevo solo che arrivasse la fine del turno per tornare a casa”. L’operatore sanitario ha fatto presente che il lavoro in carcere gli ha sempre creato molta ansia e che aveva fatto ripetute domande di trasferimento, perché non riusciva a reggere la pesantezza della situazione nell’istituto. Al termine dell’udienza il presidente del collegio, Antonio Diella, ha dichiarato chiusa la fase istruttoria del processo. Il prossimo 20 dicembre inizieranno le requisitorie dei pm, il procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa e la sostituta Carla Spagnuolo.