sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Enrico Filotico

Corriere del Mezzogiorno, 24 giugno 2023

Lo sport come crocevia per rispondere all’articolo 27 della Costituzione: “Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”. Soprattutto se si parla di giovani. È racchiuso nel dettato costituzionale il valore di “Meta insieme”, iniziativa che ha coinvolto 27 detenuti dell’istituto penitenziario minorile Fornelli di Bari. Promotori della settimana dedicata al rugby sono stati Intesa Sanpaolo e Fideuram Intesa Sanpaolo private banking. Sette giorni di camp estivo, per imparare fondamenti e valori del rugby.

La prima sperimentazione del programma si è conclusa ieri con un evento all’interno dell’istituto penitenziario, al quale hanno partecipato fra gli altri il direttore del Fornelli, Nicola Petruzzelli, la responsabile social development and university relations Intesa Sanpaolo, Elisa Zambito Marsala, il direttore regionale Puglia, Basilicata e Molise di Intesa Sanpaolo, Alberto Pedroli, e Diego Dominguez, ex azzurro della Nazionale di rugby. Presente fra il pubblico anche l’ex ct della Nazionale italiana di calcio Giampiero Ventura.

Pedroli a margine dell’incontro ha voluto sottolineare il valore umano di questo genere di kermesse. “Per noi è molto importante il legame territoriale, siamo un’azienda che cerca di avere sotto controllo le impronte in materia ecologica, sociale e di governo, non possiamo non essere legati a queste iniziative”, dice. Il numero uno di

Intesa San Paolo Puglia, Molise e Basilicata, continua: “Buona parte degli imprenditori che abbiamo invitato non erano mai entrati in questo luogo, noi vogliamo che altre persone si innamorino di questi ragazzi come è accaduto per noi. Solo così il carcere non sarà più solo. Qui si svolge un lavoro splendido, grazie all’impegno di tutti. La società civile non può però disinteressarsi, altrimenti quando questi ragazzi rientrano in società andranno ancora più lontani da noi. E non è quello che vogliamo”.

Nicola Petruzzelli, direttore dell’istituto penitenziario per i minorenni, aggiunge: “Lo sport è un elemento essenziale nel trattamento educativo, come dicono sia l’ordinamento penitenziario degli adulti sia quello per i minorenni, che abbiamo dal 2018. Lo sport ha, quindi, diritto di cittadinanza assoluto in carcere, perché veicola i valori della solidarietà, della sana competizione, della disciplina, e quindi riesce a portare i ragazzi sulla via del bene”. Coordinatore sul campo del progetto è stato Diego Dominguez, per dodici anni nazionale azzurro di rugby. Dice: “Siamo venuti qui perché attraverso lo sport vogliamo portare ai ragazzi gesti, esempi, costanza e valori. Sono quelli su cui lavoriamo. Noi non cerchiamo campioni, vogliamo spiegare a chi è qui l’importanza di gruppo e condivisione”.