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baritoday.it, 9 aprile 2024

Cinque i vincitori del bando che si occuperanno di supportare gli studenti del ‘Polo Universitario Penitenziario’: opereranno negli istituti penitenziari di Bari, Trani, Taranto, Turi e presso l’Istituto penale minorile di Potenza. Varcheranno le soglie delle strutture penitenziarie per aiutare nelle attività di studio i detenuti iscritti a corsi di laurea universitari. Sono i cinque tutor vincitori del bando dell’Università di Bari ‘Aldo Moro’ per il supporto a studenti del Polo Universitario Penitenziario (PUP). Un’esperienza che da circa tre anni offre ai detenuti la possibilità di accedere ai corsi di laurea universitari in Puglia, negli istituti penitenziari di Bari, Trani, Taranto, Turi e presso l’Istituto penale minorile di Potenza.

I tutor Uniba avranno il compito di affiancare, di intesa con le Direzioni, gli studenti detenuti per supportarli nei percorsi universitari da loro scelti si occuperanno di contattare i docenti per reperire il programma degli insegnamenti, il materiale didattico e concordare le date di svolgimento degli esami; in più aiuteranno gli studenti nell’attività di studio e preparazione degli esami. Attualmente sono 24 gli studenti le studentesse detenuti e detenute iscritti ai corsi Universitari UNIBA, collocati negli Istituti Penitenziari di Bari e Taranto, Trani, Maschile e Femminile e Turi.

“Lo studio, la riflessione, l’elaborazione, anche in un contesto difficile come il carcere - spiega in una nota Uniba - permette agli studenti detenuti supportati da persone esterne al carcere di conseguire un titolo di studio, ma anche di fare esperienza di relazioni diverse mentre per gli studenti tutor Uniba si tratta di affrontare e vivere una esperienza impegnativa

e formativa molto importante”.

Il progetto del Polo Universitario Penitenziario (PUP) Uniba, nasce nell’anno accademico 2019/2020, con una serie di iniziative formative e culturali, avviate dal Dipartimento FOR.PSI.COM. Uniba, con le strutture penitenziarie della Regione Puglia che hanno coinvolto e visto come protagonisti, soggetti, uomini e donne, ristretti nelle carceri pugliesi, operatori penitenziari, docenti, personale non docente, studenti, dottorandi e specializzandi del Dipartimento. Le attività hanno avuto un seguito anche durante il periodo di pandemia da Covid, pur con difficoltà comprensibili. Nel 2021 il progetto assume una veste istituzionale, con una convenzione regionale, sottoscritta da tutti gli Atenei Pugliesi e Lucani, e successivamente allargata, anche al Dipartimento Giustizia Minorile, di Puglia e Basilicata ed all’Ufficio esecuzione penale esterna UIEPE di Bari.