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di Federico Rota

Corriere della Sera, 1 settembre 2022

È la sperimentazione attuata grazie alla collaborazione tra carcere, Asst Papa Giovanni XXIII e cooperativa di Bessimo, con il sostegno delle Politiche sociali del Comune.

Un kit sanitario con all’interno siringhe pulite, salviettine disinfettanti, profilattici, una fiala fisiologica e il farmaco Nyxoid, uno spray nasale a base di Naloxone, principio attivo salvavita in caso di overdose da oppiodi come l’eroina. Ma esistono “pacchetti” analoghi anche per le persone dipendenti dalla cocaina o dall’alcool.

È grazie a questi strumenti, all’apparenza semplici, che a Bergamo si sta cercando di ridurre i rischi connessi alle intossicazioni e di garantire assistenza ai detenuti che, nella fase delicata della scarcerazione, hanno bisogno di aiuto socio-sanitario. A ciò risponde il progetto “Esci in sicurezza”, una sperimentazione attuata grazie alla collaborazione tra carcere, Asst Papa Giovanni XXIII e cooperativa di Bessimo, con il sostegno delle Politiche sociali del Comune.

L’iniziativa è stata presentata ieri al Drop In della stazione, che da ottobre 2020 accoglie chi vive in condizioni di grave marginalità, in occasione della giornata mondiale di sensibilizzazione contro l’overdose. “Prima s’interviene - sottolinea Elisabetta Bussi Roncalini, responsabile del Serd interno al carcere per l’Asst Papa Giovanni XXIII - maggiore è la probabilità di salvare una persona. Questo farmaco è accessibile, poco costoso e non ha effetti collaterali. Bisogna fare però attenzione ai mix di sostanze. Grazie a questi kit si limita la trasmissione di malattie infettive. Ma è importante garantire anche la prosecuzione dei trattamenti al Serd e la continuità terapeutica per chi esce dal carcere; per questo consegniamo opuscoli con i contatti e i luoghi di accesso ai servizi”. I dati raccolti confermano la bontà delle azioni di sensibilizzazione e di riduzione dei rischi connessi all’overdose. “In passato la nostra equipe interveniva, in media, due volte al mese attorno alla stazione - commenta Marco Delvecchio, coordinatore della cooperativa di Bessimo, ente gestore di Drop In. Ora sono almeno 7 mesi che non si registrano overdose. Alle persone che assistiamo consegniamo lo spray nasale e le informazioni per usarlo”.

Tra le iniziative presentate ieri, anche la mostra fotografica “No overdose! #Tisosteniamo”, organizzata in partenariato con la cooperativa Pugno Aperto. “Il contrasto alle dipendenze deve essere messo al centro del dibattito e degli impegni della politica - osserva l’assessore alle Politiche sociali, Marcella Messina. Oggi si parla troppo poco e in modo non sempre competente dei rischi connessi alle droghe. Ma è un tema che tocca fasce sempre più giovani della popolazione. Una corretta informazione è fondamentale”.