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bolognatoday.it, 12 aprile 2023

Una relazione della Camera penale di Bologna sottolinea le mancanze e le criticità della struttura. Continua a destare preoccupazione la carenza di spazi nel carcere minorile di via del Pratello. Una carenza di spazi che a volte rende difficile la convivenza tra i giovani detenuti, come testimoniano alcuni recenti avvenimenti. Ebbene, alle già precarie condizioni in cui versa il penitenziario si aggiungono le scarsissime possibilità alternative, di fatto inesistenti. Sul territorio, infatti, si registra una “pesante carenza di posti in comunità”, come scrive la Camera penale di Bologna che, lo scorso 29 marzo, aveva visitato la struttura di via del Pratello e incontrato il direttore Alfonso Paggiarino: “Per quanto attiene alle misure alternative alla contenzione in carcere - si legge nella relazione della Camera penale di Bologna - va registrata anche una pesante carenza di posti in comunità e persistenti difficoltà d'inserimento a livello di prossima territorialità. A tale proposito, infatti, nell'ultimo periodo risultano disponibili solamente comunità nel sud Italia, ad esempio Calabria, Puglia e Sicilia, e ciò comporta un aggravio di spese per i trasferimenti, con impiego di personale di Polizia penitenziaria che in questo modo viene a mancare in loco”.

I numeri - A dicembre, i detenuti nella casa circondariale erano 49. Oggi ce ne sono 38/39, per la metà maggiorenni, ma la capienza ottimale è stimata intorno alle venti unità. Un sovraffollamento di fatto sistematico, che rende difficile la fruizione delle ore d’aria e delle attività, così come è difficile la mediazione linguistica vista la penuria di mediatori, presenti solamente per 30/32 ore al mese. In generale, scrive la Camera penale, la struttura “presenta profili di inadeguatezza per la sua funzionalità e sono presenti problemi di manutenzione”.

Ad esempio “non è raro il caso delle porte che rimangono bloccate e si sono verificati episodi di allagamento”. L'interno dell'istituto “non sempre si presenta particolarmente curato”, con celle che ospitano dai tre ai quattro detenuti, “di dimensioni che non risultano sufficientemente adeguate”. Inoltre, “a causa del numero di presenze la capienza della mensa non è adeguata, pertanto è stato necessario aggiungere dei tavoli in altri spazi dell'istituto.