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di Lorenza Rapini

La Stampa, 25 maggio 2023

Il presidente dell’Associazione Familiari vittime della strage di Bologna: “Dovrà indagare su stragi in cui sono coinvolti i fascisti”. “Sono stato tra i firmatari della petizione contro la nomina di Colosimo all’Antimafia e ora posso soltanto dire che ritengo questo un vulnus notevole per le istituzioni. Eleggere una persona con questi trascorsi in una commissione così importante è assurdo”.

Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione Familiari vittime della strage di Bologna, ed ex deputato Pd, lo dice in modo netto e senza lasciare dubbio. Questa nomina, di una persona accusata di essere vicina all’ex terrorista Nar Luigi Ciavardini, condannato per la strage di Bologna del 2 agosto 1980, non si doveva fare. “Abbiamo a che fare con terroristi e anche fascisti - prosegue - Come si fa a scegliere per il vertice dell’Antimafia non una persona capace e competente ma una persona semplicemente fedele. Dovrà indagare sulle stragi in cui sono coinvolti fascisti: è possibile che non si faccia più nulla”.

Ma non c’è soltanto la nomina di Chiara Colosimo a preoccupare Bolognesi: “C’è La Russa, che dice che a via Rasella (azione partigiana in cui furono liquidati alcuni nazisti, episodio che poi diede origine alla tragica rappresaglia delle Fosse Ardeatine, ndr) sono stati uccisi componenti di una banda musicale. C’è la narrazione secondo cui l’Msi viene descritto come un sodalizio democratico, dimenticandosi che ha rischiato di essere messo fuorilegge perché era emanazione del partito fascista. Tornando a La Russa, c’è l’episodio della morte dell’agente di polizia Marino nel 1973 a Milano durante una manifestazione proprio con l’Msi (episodio per il quale l’attuale presidente del Senato fu poi prosciolto, ndr). E ancora Giorgia Meloni, che si vanta di avere nel suo Pantheon Almirante, ma dobbiamo ricordare bene che se parliamo di stragi, proprio Almirante sapeva in anticipo della strage dell’Italicus salvo poi parlare di depistaggi. Ecco, tutti questi elementi ci fanno capire che siamo davanti a un preoccupante tentativo di rileggere la storia, di dare una diversa narrazione alle nuove generazioni”. Di cancellare, riscrivere e riproporre in altro modo, stigmatizza Bolognesi.

“Oggi ero al processo Cavallini (ex terrorista anche lui a giudizio per la strage di Bologna, ndr) e lui stesso ha detto una cosa incredibile: ha avvicinato la vicepresidente dell’associazione delle vittime della strage e ha sostenuto di essere lui l’ottantaseiesima vittima, proclamandosi innocente, mentre c’è una sentenza passata in giudicato che lo ha condannato”.

Poi, ancora su Chiara Colosimo: “Mi ha telefonato ieri sera. Ha detto che conosce Ciavardini soltanto per via delle cooperative in cui lavora. Ma sono fascisti. Dico solo che in una loro manifestazione hanno chiamato un complesso rock che ha in repertorio una canzone a favore dell’ufficiale delle Ss Priebke. In ogni caso, sono fiducioso. Questo governo non può durare e non può durare nemmeno questo modo di comportarsi. Anche perché altrimenti sarà un disastro per l’Italia. Ho fiducia nelle nuove generazioni. Anche se cercano di proporre loro un nuovo racconto della storia, della realtà, non ci riusciranno. Sono fascisti, ma i giovani si renderanno conto di chi hanno davanti”.