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di Chiara Currò Dossi

Corriere dell’Alto Adige, 13 agosto 2023

“Rieducazione e umanità sono principi sanciti dalla Costituzione, ma non dal diritto penitenziario nazionale. È necessaria una transizione inclusiva e giusta verso un sistema che, davvero, non lasci indietro nessuno”. È attorno a questa convinzione che è stata suggellata la collaborazione tra Diritto e fiabe, la testata online che spiega i concetti giuridici attraverso le fiabe, fondata dal bolzanino Ivan Allegranti, e il movimento Sbarre di zucchero, nato dopo il suicidio, nel carcere di Montorio (Verona), della ventisettenne Donatela Hodo, il primo agosto 2022.

E proprio le parole che Hodo ha affidato a un’ultima, straziante lettera, indirizzata al fidanzato Leo, saranno il punto di partenza per discutere, riflettere e proporre soluzioni alle sfide attuali del sistema penitenziario italiano, in una serie di incontri, sia online che in presenza, in diversi istituti. Con l’obiettivo di dare voce e dignità a chi, nel sistema carcerario, è troppo spesso dimenticato: i detenuti stessi.

“La nostra ambizione comune - spiega Allegranti - è fare la differenza attraverso la sensibilizzazione su questi temi. Questa collaborazione rappresenta l’intersezione tra diritto alla giustizia e quello all’umanità nella giustizia”. La collaborazione con Sbarre di zucchero, aggiungono le portavoce, Micaela Tosato e Monica Bizaj, “unisce il potere della narrazione a quello della sensibilizzazione, per creare un impatto duraturo e significativo sulla società. Un modo per fare luce, insieme, su una realtà spesso oscurata, e combattere per un cambiamento reale e tangibile nel sistema carcerario nazionale che molto spesso è stato condannato anche dall’Unione europea”. Il primo incontro è in programma, online, il 10 settembre alle 19: ulteriori informazioni saranno comunicate sui canali social di Diritto e fiabe e Sbarre di zucchero.