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di Floriana Gavazzi

rainews.it, 13 luglio 2022

Inaugurato a Bolzano un fazzoletto di terra curato da persone in semilibertà. Nell’ambito del progetto Art of Freedom finanziato dal FSE si è tenuto anche un corso di formazione per i carcerati che hanno creato piccoli orti verticali.

Dopo l’esperienza del teatro nel carcere di Bolzano, il progetto Art of freedom - finanziato dal Fondo sociale europeo - punta all’inclusione di detenuti ed ex detenuti anche attraverso la cura di un orto molto particolare, che è stato inaugurato ieri (martedì). Si chiama orto didattico comunitario e si trova dietro via Marconi, lungo l’Isarco, tra ponte Loreto e il ponte giallo. Il comune di Bolzano lo ha dato in gestione alla Biblioteca Culture del mondo che insieme a una rete di enti e associazioni ha trasformato un fazzoletto di terra in un’occasione di riscatto per ex detenuti che beneficiano di misure alternative e si sono occupati della coltivazione delle verdure, ormai pronte per essere raccolte, come spiega nel servizio Mauro di Vieste, direttore di Biblioteche nel mondo e del progetto Art of Freedom.

All’inaugurazione dell’orto hanno preso parte anche l’assessora alla cultura e all’ambiente di Bolzano Chiara Rabini e il botanico paesaggista Giorgio Bozzi che non ha solo progettato l’orto ma anche tenuto un corso di formazione in carcere. Per i detenuti che non possono uscire si è inventata una formula particolare: bancali con tasche di terra dove coltivare piante officinali e piccole verdure. All’uscita dal carcere i detenuti potranno utilizzare le competenze acquisite per trovare lavoro.