sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Davide Varì

Il Dubbio, 5 settembre 2023

Daspo ai minori, multe ai genitori, e castrazione chimica: le proposte della Lega contro la violenza giovanile e di genere. La senatrice: “Abbassiamo la soglia di imputabilità”. “La Lega sta lavorando a una serie di proposte sulla violenza dei minori. Tra queste, voglio ricordare quella del Daspo per i minori di 14 anni. Oggi i ragazzi crescono molto in fretta e attraverso la rete e i social acquisiscono in giovanissima età nozioni che un tempo si acquisivano dopo. Il tema è complesso e dovremmo anche pensare alla possibilità di abbassare la soglia di imputabilità, che oggi è fissata a 14 anni”. Lo afferma in un’intervista a Libero Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia al Senato e responsabile Giustizia del partito.

“I casi di violenza sulle donne che in questi giorni riempiono le cronache rappresentano la punta di un iceberg: in tantissime, per i motivi più diversi, scelgono di non denunciare. Non si deve pensare che il fenomeno riguardi solo i casi seguiti dai media, il problema è drammaticamente più ampio - continua la senatrice -. La violenza sulle donne, comunque, c’è sempre stata ed è trasversale; investe tutte le classi sociali e tutte le fasce d’età. Per combatterla bisogna comprenderla, e innanzitutto distinguerla dalla violenza comune individuandone la specificità: affonda le radici nella discriminazione, in una concezione della donna come essere inferiore, oggetto, preda; ci sono uomini per i quali il consenso della donna è una questione del tutto irrilevante, anzi inesistente. La violenza sulle donne riguarda anche i più giovani, che a volte sembrano presumere una specie di “diritto all’amplesso”. Credo che in questo siano influenzati dall’uso di internet e dei social network”.

Bongiorno si dice “assolutamente favorevole all’educazione sessuale e all’educazione alla prevenzione. E sono favorevole anche a quello che io chiamo “diritto penale preventivo”: parlare in modo chiaro ai ragazzi delle conseguenze delle loro condotte. Naturalmente, bisogna innanzitutto - fin da quando sono molto piccoli - educarli al rispetto e all’idea che uomini e donne sono diversi ma uguali quando si parla di capacità, diritti e doveri”.

Dopo i fatti di Palermo e Caivano, teatro degli abusi su una ragazza di 19 anni e due bambine, la Lega ha lanciato una serie di proposte per contrastare la violenza giovanile. Prima fra tutte la legge sulla castrazione chimica per chi commette reati di violenza sessuale, un vecchio cavallo di battaglia del partito rilancio nelle scorse settimane da Matteo Salvini. Il testo, a prima firma Mara Bizzotto, è stato depositato al Senato e prevede due ipotesi: il trattamento potrà essere disposto sia su base volontaria che obbligatoria.

“I tempi sono maturi per passare dalle parole ai fatti. Sia chiaro: non è prevista alcuna violazione dei diritti delle persone”, precisa la Lega. Ma ad opporsi non sono soltanto le opposizioni: l’idea non piace neanche a Forza Italia, e al suo leader Antonio Tajani. Il quale chiarisce che la castrazione chimica non è nel programma di governo: “Agire sul corpo di una persona non è la soluzione giusta - dice il vicepremier - io sono contrario anche alla pena di morte”. In discussione in Commissione Giustizia a Palazzo Madama anche il ddl che prevede “daspo per i minori di 14 anni e sanzioni per i genitori, multe salate per chi non manda i figli a scuola, inasprimento delle pene, lavori socialmente utili subito o processo senza sconti per chi commette reati”.