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di Eugenio Barboglio

bresciaoggi.it, 3 gennaio 2023

I due parlamentari erano in visita alla struttura fatiscente poco prima dell’aggressione al Comandante di reparto da parte di un detenuto. “L’assunzione dei farmaci in modo anomalo è un grave problema Sovraffollamento? Da cestinare il progetto su Verziano, serve un vero ampliamento”.

È una coincidenza, ma rafforza la tesi della “grave emergenza” lanciata da Azione con la visita al carcere di Brescia Nerio Fischione ieri mattina. Poco prima che Mariastella Gelmini e Fabrizio Benzoni superassero il portone e i successivi sbarramenti di ingresso al carcere cittadino per verificare di persona le condizioni di detenzione e di lavoro, il comandante della Penitenziaria veniva aggredito. Una prova in più, insomma, se ce ne fosse stato bisogno, per confermare che “la qualità della vita a Canton Mombello è abbondantemente al di sotto degli standard europei”. “Potendo gli operatori rifiutano la destinazione Brescia”, sottolineano Gelmini e Benzoni.

Il sovraffollamento resta un problema - Anche se meno evidente di qualche anno fa, un centinaio di detenuti più del corretto rapporto con gli spazi non lo si può certo chiamare in altro modo: sovraffollamento. “La qualità della vita è infatti molto diversa tra Verziano e Canton Mombello. Ma se a Verziano fosse andato in porto il progetto di ristrutturazione ancora fermo a Roma avremmo assistito alla riproposizione degli stessi problemi nella nuova struttura”.

Ampliamento di Verziano, progetto in stallo - Se è grave comunque che l’ampliamento di Verziano sia tuttora sulla carta dopo anni e anni, in questa inerzia Gelmini e Benzoni vedono un aspetto positivo: “Il progetto non va bene ed è da rifare; va fatto un vero ampliamento espropriando i terreni circostanti per ingrandire la struttura secondo criteri di moderna edilizia carceraria. Altrimenti avremo un secondo Canton Mombello con gli stessi problemi di Canton Mombello”. I 16 milioni di euro che erano stati stanziati per il nuovo carcere “ci sono ancora, ma sono già insufficienti per un carcere di diversa concezione. Serve dunque stanziarne di altri, anche appoggiandosi al Pnrr”.

Carenza d’organico - Gelmini precisa comunque che nuovi investimenti sono necessari anche a prescindere dal tema del nuovo carcere: “C’è la questione dei numeri insufficienti del personale penitenziario”, ricorda la senatrice bresciana. Che ieri a Bresciaoggi aveva espresso la sua delusione per l’insufficienza dei fondi in manovra per la Sanità. “Due miliardi di euro non bastano, ce ne vogliono almeno 6”, ha ribadito. Non si tratta di un richiamo fuori tema, quello di Gelmini, “perché anche l’universo carcerario soffre dell’emergenza sanitaria sulla quale vanno messe risorse”.

Aggressività dei detenuti - Una delle più gravi e attuali è quella delle dipendenze, non tanto dalle tradizionali sostanze stupefacenti, che non sono proprio merce corrente tra bracci e celle, ma “dell’uso anomalo dei farmaci, che accentua molto l’aggressività dei detenuti, tra loro e nei confronti delle guardie”. Un fenomeno, questo dei farmaci, che Gelmini e Benzoni hanno discusso durante la visita a Canton Mombello con la direttrice, Francesca Paola Lucrezi, alla guida anche di Verziano.

I numeri sono preoccupanti: “Circa la metà dei detenuti è in cura al Sert, e circa un centinaio è seguito per disagi di natura psicologica”, hanno ricordato i parlamentari di Calenda. “Della dipendenza dai farmaci, non essendo droghe, il Sert non si può occupare”, dice Gelmini. Le condizioni della struttura di via Spalto San Marco rendono anche più complicato avviare lì programmi di lavoro, che hanno grande peso nel processo di reinserimento nella società al termine della pena. “Tutti i progetti infatti - fa sapere Benzoni - vengono portati avanti a Verziano, penso al packaging per prodotti alimentari o al servizio di riscossione delle multe”. Gelmini e Benzoni si sentono comunque di lanciare un appello al sistema delle aziende bresciane, “spesso ancora diffidente nei confronti del lavoro carcerario”.

I temi caldi al Nerio Fischione - Nuove dipendenze, sovraffollamento, qualità della vita dei detenuti e delle guardie penitenziarie, aggressioni, ma soprattutto ampliamento di Verziano: “Su questi e altri temi - concludono Benzoni e Gelmini - chiederemo un confronto con il Dipartimento dell’amministrazione carceraria e con il nuovo ministro della Giustizia, Nordio”. Ed auspicano convergenze di altre forze politiche “sia di centrosinistra che di centrodestra”.