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di Lilina Golia

Corriere della Sera, 28 gennaio 2024

Il sindaco Alfredo Bazoli: “Il progetto è per pochi posti”. Cita Pietro Calamandrei e ricorda che “il carcere è una ferita che bisogna aver visto”. L’annosa questione del carcere di Canton Mombello è stato uno degli argomenti del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “I fondi ci sono. Non posso entrare nei particolari, ma si sta lavorando”, si è limitato a dire il Guardasigilli che ha annunciato, in riferimento alla carenza di personale, l’assunzione, nei prossimi mesi, di circa 2 mila agenti di Polizia Penitenziaria e 236 nuovi educatori, sul territorio nazionale.

Su Canton Mombello in molti si aspettavano qualche rivelazione in più. Ma, per ora, pare che le uniche certezze siano il sovraffollamento della struttura che, come hanno ricordato i rappresentati dell’ordine degli Avvocati e delle Camere Penali della Lombardia Orientale, sfiora il 200% (330 detenuti per 185 posti), con conseguenti problemi di autolesionismo, tentati suicidi, suicidi e aggressioni, e i 38 milioni e 800 mila euro stanziati a novembre scorso per l’ampliamento di Verziano.

La somma, aggiunta ai 15 milioni già erogati nel 2015, sarebbe sufficiente per una nuova struttura. Per il resto non trapelano particolari, o quasi. Voci non ufficiali parlano della valutazione di un ridimensionamento del padiglione, pensato per la dismissione di Canton Mombello e l’ampliamento di Verziano.

“Si parla di 250 posti, rispetto ai 400 inizialmente previsti. Il che - spiega il senatore Pd, Alfredo Bazoli, membro della Seconda Commissione Giustizia -, non risolverebbe il problema. Canton Mombello va chiuso e sostituito con un padiglione studiato con il coinvolgimento di chi vive il carcere, dalla direttrice alla polizia penitenziaria, al Garante dei detenuti, fino a educatori e penalisti, e sufficientemente grande per ospitare tutti i detenuti tra Verziano e Canton Mombello, con attrezzature e spazi, anche per le attività di inserimento lavorativo, ricreative e sportive.

Ben venga anche la proposta del Comune di un commissario facilitatore, individuato nell’ex presidente della Corte d’Appello, Claudio Castelli, che sia collegamento tra gli enti interessati”. Resta il problema delle aree, escludendo il sacrificio degli spazi verdi a disposizione dei detenuti a Verziano. “Il sovraffollamento, comunque non si risolve con l’edilizia penitenziaria che ha tempi lunghi. L’emergenza è ora e va gestita, ma, come ha sottolineato anche la rappresentante delle Camere Penali, non con il “panpenalismo”, con più pene per tutti. Serve un’inversione di tendenza”.