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di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 5 febbraio 2024

Nella Casa circondariale di Canton Mombello il sovraffollamento è al 200%, e il progetto di ampliamento di Verziano, arenato da tempo, potrebbe non bastare. Gli interventi in materia di architettura carceraria spesso fanno i conti con le riprogrammazioni e con i ritardi. Intoppi di vario genere acuiscono problemi che si trascinano da anni con ripercussioni negative sui detenuti e precarie condizioni di lavoro per gli agenti della polizia penitenziaria e per gli altri operatori. È il caso anche della casa di reclusione di Verziano, a Brescia. Il progetto per l’ampliamento, risalente a una decina di anni fa, poteva contare su una dotazione iniziale di 15 milioni. Tutto però si è arenato da tempo.

Tra le cause la chiusura del “piano carceri” e il passaggio di competenza, in materia di edilizia penitenziaria, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quando il progetto di Verziano ha preso corpo, la durata stimata degli interventi è stata di circa quattro anni. Un tempo congruo che avrebbe consentito di affrontare il problema del sovraffollamento carcerario nella città lombarda. Sovraffollamento che il più delle volte è sinonimo di emergenza. Per velocizzare i tempi del cantiere all’inizio prese corpo l’idea di utilizzare dei terreni nell’area demaniale.

Ma un po’ di luce in fondo al tunnel si vede. Il 1 febbraio il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto a una interrogazione della senatrice bresciana Mariastella Gelmini (Azione) e assicurato che alcuni interventi, da tempo richiesti, verranno effettuati. “Per il carcere del Verziano - ha affermato nell’aula del Senato il ministro - è prevista la realizzazione di un padiglione da 220 posti. L’intervento aumenterà la capienza detentiva dell’istituto senza limitare gli spazi trattamentali e in tal modo si potrà alleviare il sovraffollamento di cui soffre anche l’altra struttura bresciana di Canton Mombello, ormai vetusta, e che comunque sarà oggetto d’interventi di ristrutturazione”.

In merito alle risorse da investire il guardasigilli ha chiarito che “l’intera copertura finanziaria è resa possibile grazie al recente sblocco di 166 milioni di euro gestiti dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti e destinati a molteplici interventi di edilizia penitenziaria”. Il ministro della Giustizia ha voluto fornire pure alcune informazioni sul restyling dell’altro carcere bresciano, quello di Canton Mombello. “Il 6 novembre 2023 - ha aggiunto Nordio - si è tenuta, presso il ministero delle Infrastrutture e Trasporti la riunione del Comitato paritetico per l’edilizia penitenziaria sugli interventi avviati e sulle attività programmate nell’ambito territoriale di Brescia anche al fine di sostenere e superare le criticità conseguenti alla condizione strutturale e di sovraffollamento della Casa circondariale di Canton Mombello. Per l’anno 2024 è stata assicurata al Prap Lombardia la copertura finanziaria di 2 milioni 600 mila euro per l’esecuzione del primo intervento consistente nella ristrutturazione del fabbricato detentivo braccio destro”.

Un altro parlamentare di Brescia, Alfredo Bazoli (Pd) segue da sempre le vicissitudini della casa circondariale di Verziano, strettamente legate alla “situazione disastrosa” in cui versa Canton Mombello che si trascina da tempo. “In quest’ultimo caso - commenta Bazoli - parliamo di un carcere in centro città, progettato alla fine dell’Ottocento e che conserva ancora il suo impianto originario. È vetusto, del tutto inadeguato se pensiamo agli standard moderni di detenzione, con un sovraffollamento superiore al 200%. Basta questo per rendersi conto che abbiamo toccato dei livelli non più tollerabili”.

Secondo Bazoli, serve pragmatismo. Il riferimento è soprattutto a Verziano. “Il fatto che sia vecchio e sovraffollato - aggiunge il senatore dem rende Canton Mombello uno dei peggiori istituti presenti in Italia. Da tempo si parla del nuovo penitenziario di Verziano con un progetto di ampliamento. Se ne parla da almeno il 2015, da quando l’ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, stanziò i primi fondi. La somma prevista nove anni fa, pari a 15 milioni, sembrava sufficiente per fare un nuovo padiglione da 400 posti. Poi, le cose sono cambiate, come spesso capita in Italia, e il progetto si è impantanato”.

La dotazione inizialmente prevista oggi non è più sufficiente. “Ci vorrebbero - riflette Alfredo Bazoli - molti più soldi. Sembra che il ministero delle Infrastrutture abbia trovato le risorse per il nuovo padiglione di Verziano. È importante capire le reali intenzioni del governo. Dalle ultime notizie pare che si voglia realizzare una nuova area con circa 250 posti. Un numero, a mio avviso insufficiente, per chiedere la chiusura di Canton Mombello. Il vecchio carcere ospita più o meno 350 detenuti. Per chiudere definitivamente questo penitenziario occorre un nuovo padiglione molto capiente, con almeno 400 posti. Se aver reperito dopo tanti anni i fondi necessari, si scopre che si fa un carcere da 250 posti, rischiamo di dover ancora gestire l’emergenza in una struttura antiquata, inadeguata, con condizioni inaccettabili per i detenuti, e non poterla chiudere. Rischiamo di affrontare una situazione paradossale e ancora una volta di non risolvere alla radice il problema”.