sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Jacopo Bennati

Italia Oggi, 12 settembre 2023

Scattano le misure di giustizia riparativa, con percorsi rieducativi, per i giovani bulli. La Camera ha approvato mercoledì scorso all’unanimità la proposta di legge recante disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Il testo, che ora passa al Senato per il via libera definitivo, modifica la legge 71/2017 per estenderne l’ambito di applicazione al bullismo, visto che quella legge si occupava, prima delle modifiche, esclusivamente di contrasto al cyberbullismo modifica il regio decreto che disciplina la giustizia minorile, riscrivendo l’articolo sulle misure rieducative delega il governo a emanare, entro dodici mesi, uno o più decreti per l’adozione di disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo introduce la “Giornata del rispetto”, quale momento specifico di approfondimento delle tematiche del rispetto degli altri, della sensibilizzazione sui temi della non violenza psicologica e fisica, del contrasto ad ogni forma di discriminazione e prevaricazione dispone l’adeguamento del DPR 249/1998, lo Statuto delle studentesse e degli studenti. La regia dei decreti delegati passa da Giustizia a Istruzione.

Innanzitutto si introduce l’obbligo per il dirigente scolastico, che viene a conoscenza di episodi di bullismo e cyberbullismo, di informare i genitori dei minori coinvolti e, nei casi più gravi o reiterati, le autorità competenti. Si interviene poi sulla disciplina delle misure coercitive non penali che un tribunale può adottare per i minorenni, inserendo un percorso di mediazione o un progetto di intervento rieducativo (coinvolgendo anche i genitori) e nell’ottica della giustizia riparativa nei confronti della vittima, sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali minorili, all’esito del quale il tribunale può disporre la conclusione del procedimento, la continuazione del progetto o il collocamento del minore in una comunità. La logica che sottende questa parte del provvedimento, approvato sia dalla maggioranza che dall’opposizione, è in parte differente da quella adottata per il recente decreto sulle cosiddette babygang: si vedrà se il Senato, al quale il provvedimento è destinato per la propria lettura del nuovo dl, interverrà su questi aspetti nell’ottica di una maggiore coerenza.

Rispetto al testo che a luglio era stato licenziato dalle Commissioni, e dopo i rilievi per le coperture di bilancio formulati dalla V Commissione, spariscono i riferimenti al servizio di sostegno psicologico da istituire presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado per prevenire fattori di rischio o situazioni di disagio attraverso il coinvolgimento delle famiglie, alle piattaforme di formazione e di monitoraggio destinate alle scuole e - soprattutto - alla previsione di uno specifico fondo al fine di dare attuazione e potenziare le misure previste dalla legge. Altro cambiamento importante, i decreti saranno del ministero dell’istruzione e del merito di concerto con il ministero della giustizia e non il contrario come previsto dal testo precedente.

La seconda novità è stata introdotta da un emendamento della On. Augusta Montaruli (FdI) che istituisce la Giornata del rispetto, che ricorre il 20 gennaio, giorno della nascita di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di 21 anni ucciso a Colleferro tre anni fa a causa di un pestaggio che ha subito nel tentativo di difendere un suo amico. Nella settimana che precede la Giornata, le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, nell’ambito della propria autonomia, riservano adeguati spazi per lo svolgimento di attività didattiche volte a sensibilizzare gli alunni sul significato della ricorrenza stessa e delle attività previste dalla legge.

Per quel che riguarda lo Statuto delle studentesse e degli studenti, nell’ambito dei diritti e dei doveri si dovranno prevedere attività per l’emersione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo e si dovrà integrare il patto educativo di corresponsabilità con gli impegni relativi alle attività curricolari e extracurricolari per studenti e famiglie.