L’Unione Sarda, 5 febbraio 2023
Anche a Cagliari gente in piazza per manifestare solidarietà ad Alfredo Cospito. Un centinaio di persone ha partecipato questa sera al sit in piazza Garibaldi “contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, contro la repressione dello Stato italiano e l’uso della Sardegna come colonia carceraria”, hanno spiegato gli organizzatori.
Un presidio pacifico nel corso del quale sono stati esposti striscioni con le scritte “Dalla parte di chi lotta” e “Lo Stato uccide nelle carceri, tutti liberi, tutte libere”. “Un sistema raccapricciante - ha detto una delle manifestanti in un intervento al microfono - mi viene in mente il caso di Aldo Scardella a Cagliari, condannato al carcere prima di essere giudicato. Sappiamo come è finita (protagonista di un errore giudiziario, si suicidò in carcere, ndr). Esprimo il desiderio che le cose possano cambiare”.
“Ma quale democrazia - ha rincarato Salvatore Drago, Usb - se il carcere serve per redimere, perché c’è l’ergastolo che significa fine pena mai?”. Tanti i cori per l’anarchico: “Fuori Alfredo dal 41 bis” il più urlato.
“Lo Stato - spiegano in una nota gli organizzatori del presidio - non accetta di essere messo in discussione: le perquisizioni di qualche giorno fa a Nuoro a carico di tre compagni accusati di istigazione a delinquere per uno striscione in solidarietà alla lotta di Alfredo sono solo l’esempio più vicino a noi. Intanto, nel tribunale di Cagliari prosegue il processo per chi ha lottato contro l’occupazione militare negli scorsi anni”.