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di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 15 settembre 2023

Il caso di R.S., un detenuto di 35 anni di San Sperate attualmente recluso nella Casa Circondariale di Cagliari- Uta, suscita profonda preoccupazione e indignazione. R. S. è in lista d’attesa da ben 14 mesi per un intervento di palatoplastica presso il Policlinico di Monserrato, una procedura vitale per la sua salute che potrebbe porre fine a un’agonia durata troppo a lungo. Maria Grazia Caligaris, membro dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme ODV”, ha reso noto il drammatico stato di salute di R.S., sottolineando che “la sua situazione configura una vera e propria tortura”.

La madre di R.S. ha fatto appello all’associazione, spiegando la difficile situazione di suo figlio, che attualmente convive con gravi problemi dentali e un palato fessurato, il che lo espone al rischio di gravi infezioni. La madre ha dichiarato: “Mio figlio ha commesso degli errori, che sta pagando con la perdita della libertà, ma non posso più accettare in silenzio la sua sofferenza. Il dentista non può intervenire a causa del rischio di infezione, ma lui assume antibiotici e antidolorifici da troppi mesi, con gravi conseguenze per il suo organismo. È debilitato e ha gravi difficoltà nella consumazione del cibo, che spesso passa attraverso le narici. La sua espressione vocale è alterata e spesso incomprensibile, il che rende difficile comunicare con lui al telefono. Sono preoccupata. Mi sono recata al Policlinico per sollecitare il suo ricovero, ma purtroppo non ho ottenuto risposte. Mio figlio ha bisogno di aiuto e deve essere operato d’urgenza, anche perché la fessura nel palato sta diventando sempre più grande”.

La vicenda di R.S. è diventata un’emergenza umanitaria, con il detenuto che vive in condizioni di grave sofferenza, recluso in una cella e incapace di svolgere qualsiasi attività o partecipare a percorsi riabilitativi. Nonostante l’intervento della Direzione Sanitaria della Casa Circondariale e le segnalazioni della Garante dei Detenuti Irene Testa, la situazione è rimasta irrisolta per mesi. Maria Grazia Caligaris ha sottolineato l’urgente necessità di una risposta concreta per R.S., che ha subito dolori inimmaginabili senza la possibilità di gestirli adeguatamente se non attraverso l’uso continuo di farmaci analgesici. È inaccettabile aspettare così a lungo per un intervento di palatoplastica, soprattutto quando la vita di una persona è a rischio.

Inoltre, Caligaris ha evidenziato il problema del mancato riconoscimento al Coordinatore Sanitario della Casa Circondariale di Cagliari-Uta dell’accesso diretto al ricovero ospedaliero quando necessario. Aspettare che le liste d’attesa si svuotino per oltre un anno mette a repentaglio la vita di una persona e rappresenta un’ingiustizia inaccettabile. È fondamentale che le autorità competenti intervengano tempestivamente per garantire l’accesso immediato all’intervento chirurgico necessario per R. S. e che si adottino misure per evitare simili ritardi e sofferenze tra i detenuti in futuro. La salute e la dignità umana devono sempre essere prioritari, anche dietro le sbarre di una prigione.