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di Luciano Onnis

La Nuova Sardegna, 9 marzo 2024

Anche nel carcere di Uta è stata celebrata ieri mattina 8 marzo la ricorrenza della Giornata internazionale della donna, stavolta con un evento particolare: l’inaugurazione di un murale realizzato dalle detenute della sezione femminile in una parte di parete del corridoio della zona riservata alle attività educativa. A organizzare l’iniziativa artistica è stata l’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sempre presente nell’istituto penitenziario “Ettore Scalas” con molteplici attività di recupero e rieducazione sociale di reclusi maschi e femmine.

“L’evento - ha precisato Maria Grazia Caligaris Referente carceri di SDR - è anche occasione per rinnovare l’annuale appuntamento di solidarietà della nostra associazione dell’8 marzo, che con le sue iniziative “Un sorriso oltre le sbarre” è giunta al 15° anno di presenza nell’istituto di Uta. L’appuntamento intende sensibilizzare l’opinione pubblica ed esprimere la vicinanza delle istituzioni e del volontariato alle donne private della libertà e alle operatrici penitenziarie, agenti della polizia penitenziaria e funzionarie giuridico-pedagogiche”.

All’iniziativa, che ha registrato da sempre l’apprezzamento della direzione dell’istituto di pena e dell’area educativa, è intervenuto il muralista Riccardo Pinna, che con Giulia Serra dell’associazione culturale Skizzo di San Gavino, hanno guidato le recluse nella realizzazione dell’opera artistica muraria. Il murales, lungo oltre quattro metri e alto 2,50, ha come componente principale la scritta in caratteri bianchi “Oltre”, che campeggia su decine di frasi che le otto realizzatrici hanno espresso “dal profondo del cuore”. Rappresentano nell’insieme un inno alla vita, alla speranza e alla libertà da riconquistare presto. “Questa opera di street poetry - ha detto il Riccardo Pinna -, è l’urlo di donne private della loro libertà rivolto verso l’esterno. Nelle frasi scritte c’è tutta la loro sofferenza, ma anche un sollievo e un segnale di desiderio di libertà”.

“La presenza della società civile e delle persone che operano in veste di volontarie nella nostra realtà detentiva - ha detto il direttore dell’istituto penitenziario, Marco Porcu - acquista un particolare significato in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Si rinnova un’occasione di socialità all’insegna della solidarietà che offre momenti di riflessione e di condivisione di esperienze umane. Un momento utile per tutti”.

“L’8 marzo - ha aggiunto Paola Melis, presidente di SDR - è una giornata speciale per conoscere luoghi di umanità e realtà spesso trascurati. Per la nostra associazione è l’occasione per richiamare, con un gesto simbolico di vicinanza solidale, quel riguardo verso l’universo femminile degli istituti penitenziari poco indagato sia per il numero fortunatamente molto contenuto di donne in stato di detenzione sia per la tipologia di reati che le vede il più delle volte vittime-protagoniste. Un’occasione però anche per valorizzare il lavoro delle agenti di polizia penitenziaria e dell’area educativa”. Durante la breve e semplice inaugurazione del murale, coordinata da Maria Grazia Caligaris, sono stati consegnati alle detenute alcuni prodotti per la cura personale “che vogliono sottolineare l’attenzione della società nei confronti di persone che stanno affrontando un’esperienza difficile e dolorosa per ripristinare un positivo patto con la vita sociale”, ha detto Caligaris. Le donne ospiti dell’istituto hanno offerto al personale penitenziario in servizio un ramoscello di mimose, fiore simbolo della Giornata della donna.