Il Mattino, 3 aprile 2020
Allarme carceri, arriva la svolta tamponi: 12mila dovrebbero essere effettuati sulla Polizia penitenziaria e i detenuti. "Su indicazione congiunta di tutti i sindacati i test verranno eseguiti sul personale di tutta la Campania, al fine di scongiurare scoppi di focolai da coronavirus all'interno dei penitenziari campani", fa sapere il vice segretario regionale della Campania dell'Osapp Luigi Castaldo.
Un obiettivo raggiunto, spiega Castaldo, grazie al clima di collaborazione instaurato con il provveditore dell'Amministrazione penitenziaria della Campania Antonio Fullone e con il direttore generale della sanità regionale campana Postiglione. L'Osapp, "ringrazia ed elogia lo spirito di Corpo e la solidarietà dimostrata da tutto il personale di Polizia Penitenziaria in questo travagliato periodo storico, dove ci si aspetta dal Governo scelte tempestive e coraggiose, nonché maggiori risorse umane ed economiche".
Si spera ora che la decisione di effettuare i tamponi possa servire ad allentare la tensione nelle carceri napoletane. È dell'altro giorno la battitura delle sbarre a chiedere l'indulto e Poggioreale, rito di protesta che consiste, per chi è carcerato, nel percuotere le sbarre con oggetti di metallo per fare rumore e far sentire la propria voce. Da casa invece i familiari si sono fatti sentire con mestoli e pentole. L'appello, che ha raccolto "like" e condivisioni, è stato pubblicato sul gruppo "Parenti e amici dei detenuti a Poggioreale, Pozzuoli e Secondigliano".
"I detenuti gridano tutti salvi! Tutti a casa! - si legge sul post - facciamo una battitura dai nostri balconi, come loro fanno contro quelle maledette sbarre, appendiamo striscioni per amplificare le loro grida...". Questo flash mob "diffuso" non ha costretto l'amministrazione penitenziaria a rafforzare il personale già incrementato per le rivolte ma il livello di attenzione è comunque alto.