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edizionecaserta.net, 29 gennaio 2023

Sette suicidi tra dicembre 2022 e gennaio 2023; 189 infermieri in tutta la Campania e solo 108 medici: sono i numeri resi noti da Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, sindacato infermieri italiani, in merito alla situazione delle carceri.

“Siamo in Campania, seconda regione per numero di popolazione carceraria, dopo la Lombardia: si contano oggi 6471 tra uomini e donne, un dato decisamente in sovrannumero rispetto agli spazi e soprattutto agli strumenti disponibili, per non parlare del forte clima di disagio psicologico che sta sfociando, sul territorio, nella più grave delle piaghe, ovvero i suicidi. Ne registriamo sette, solo tra dicembre 2022 e gennaio 2023: ai livelli di questa situazione, davvero allarmante, ci sarebbe solo la Puglia”, sottolinea.

“Ci sono 189 infermieri e appena 108 medici - spiega - questi sono i dati che ci giungono, indirettamente, da alcune aziende sanitarie, addirittura gli infermieri sarebbero anche numericamente diminuiti rispetto agli anni precedenti. Resta infatti inesorabilmente vuota la casella delle assunzioni, i concorsi, se ci sono, vanno deserti”. “Negli ospedali i posti letto da destinare alla popolazione carceraria devono decisamente aumentare, in Campania ce ne sono solo 36 per una popolazione di quasi 6500 detenuti. E non si fanno ricoveri in altri ospedali perché non ritenuti idonei alla sicurezza - aggiunge.

A Poggioreale, una delle carceri più grandi d’Europa gli agenti della Polizia penitenziaria sono appena 800, il rapporto è di un poliziotto ogni 90 reclusi. In pratica ci sono interi padiglioni in cui la sorveglianza è diventata complicata. Gli infermieri sono addirittura solo 40. Si tratta di una proporzione che farebbe impallidire chiunque”.

“A Bellizzi Irpino ci sono 6 infermieri per 511 pazienti, spesso nessuno nei turni di notte”, spiega ancora De Palma che affronta anche il tema dei suicidi: “64 tentativi di suicidio sventati solo nel 2022, 7 nell’ultimo anno (gennaio 2022-gennaio 2023), compreso un triste episodio avvenuto pochi giorni fa, sono sfociati drammaticamente in decessi”. “Una situazione triste, desolante, che va denunciata a gran voce, e che penalizza sia gli infermieri, ma soprattutto i detenuti a cui non vengono difatti garantite tutte le condizioni per una corretta tutela della propria salute”, conclude.