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Avvenire, 30 ottobre 2022

Due suicidi in meno di 48 ore, un bracciante di 34 anni trovato impiccato a Siracusa e un catanese 44enne morto a Caltagirone, ripropongono prepotentemente il problema delle condizioni in carcere.

Ieri è stato il nuovo ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a tornare sul tema: “Una drammatica emergenza, una dolorosa sconfitta per ciascuno di noi e la conferma della necessità di occuparci da vicino del mondo penitenziario - ha detto il guardasigilli In queste ore, nell’esprimere il mio cordoglio ai familiari di chi è arrivato a scelte così estreme, confermo la mia decisione di visitare al più presto più istituti tra quelli maggiormente in difficoltà.

Il carcere è per me una priorità assoluta: riconosco il grande impegno di chi mi ha preceduto e dell’amministrazione penitenziaria, che ha diffuso anche una circolare specifica sul tema dei suicidi. Molteplici possono essere le cause e i problemi dietro questo drammatico record: le urgenze del carcere - compresa la necessità di rinforzare gli organici di tutto il personale - saranno una delle mie priorità”.

“Grave preoccupazione” per quanto accaduto è stata espressa anche dal garante nazionale delle persone private della propria libertà, Mauro Palma, secondo il quale la questione “non è solo il numero delle vite interrotte - mai così alto, con 72 decessi per suicidio in dieci mesi, di cui due nella giornata di ieri - ma anche il fatto che questi eventi spesso riguardano persone ristrette per reati di lieve entità e quindi con pene brevi o brevissime. Persone spesso fragili sulle quali il carcere può avere un impatto ancora più duro”.