di Marco Caiazzo
La Repubblica, 26 febbraio 2015
Bel gesto dell'attrice con la sua Onlus intitolata al marito scomparso Pietro Taricone. Continuano a crescere i numeri dell'attività sportiva svolta nelle carceri campane, avviata nel 2012 dal Coni. Quest'anno, da registrare un ulteriore passo avanti: i detenuti del carcere di Eboli saranno impegnati nel recupero di strutture sportive esterne al carcere. E arriva anche il contributo di un privato d'eccezione, Kasia Smutniak: la moglie di Pietro Taricone ha donato gli attrezzi alla palestra del carcere di Carinola, casa di reclusione a custodia attenuata in provincia di Caserta.
Il regalo è stato voluto dall'attrice per conto della Pietro Taricone Onlus, la fondazione che ricorda l'attore casertano impegnata inoltre in un progetto per la realizzazione di una scuola in Nepal. Intanto i vertici del Coni Campania, Cosimo Sibilia e Amedeo Salerno, col dirigente del Ministero della Giustizia incaricato del progetto sport nelle carceri, Claudio Flores, tracciano un bilancio sul progetto che porta lo sport nelle carceri. "Da quando è partita questa iniziativa, che vede i nostri tecnici impegnati in modo volontario, i risultati sono stati brillanti - ha spiegato Sibilia - Il nostro obiettivo è crescere ancora".
In totale sono dieci le strutture penitenziarie coinvolte. "Non ci aspettavamo questo successo - ha aggiunto Flores - Al momento abbiamo alcune strutture, come Poggioreale, Secondigliano, Pozzuoli, Nisida, Bellizzi Irpino, Salerno ed Eboli, in cui l'attività va avanti da anni e deve essere soltanto consolidata, e altre in cui sarebbe importante riuscire ad entrare e grazie all'impegno dei nostri dirigenti e del Coni riusciremo a sviluppare il progetto in futuro. Penso ad esempio alla provincia di Caserta, e a quella di Benevento, dove a breve potremo iniziare alcune attività".