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di Francesco Iuliano

lanuovacalabria.it, 24 marzo 2024

Dare l’opportunità ai detenuti di migliorarsi culturalmente nel periodo di detenzione, portando la scuola in carcere. Un’attività, questa, che da anni viene svolta anche tra le mura dell’Istituto penitenziario ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro, con l’istituzione di corsi di scuola secondaria di primo e secondo grado, con la collaborazione di alcuni Istituti scolastici della città, che ha rappresentato e rappresenta un momento di normalità per chi vive un periodo da ristretto.

Nelle settimane scorse, 14 studenti dell’Istituto penitenziario, ancora detenuti, iscritti ai tre indirizzi: artistico, agrario ed alberghiero dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Vittorio Emanuele II” di Catanzaro, hanno ritirato il diploma conseguito nel precedente anno scolastico. Trenta, in totale, i detenuti dell’Ugo Caridi che hanno ultimato il ciclo di studi di scuola superiore. Un traguardo, quello raggiunto dai detenuti, che dà forza ad uno degli obiettivi della detenzione: la rieducazione dell’individuo e, a pena espiata, del successivo reinserimento nella società civile.

Alla cerimonia di consegna, allestita nel teatro della casa circondariale, hanno partecipato, con la direttrice della Casa Circondariale, Patrizia Delfino, anche la dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Vittorio Emanuele II”, Rita Elia, la funzionaria capo dell’Area educativa del penitenziario, Annita Misiti e la referente di sede dell’Istituto di istruzione, Gioconda Gigliotti.

“Abbiamo voluto formalizzare la consegna dei diplomi conseguiti dai detenuti studenti - ha commentato Patrizia Delfino -, per sottolineare l’importanza della scuola e dello studio in generale in carcere. L’istruzione - ha aggiunto - è un importante elemento del trattamento, in quanto occasione per le persone detenute, di trascorrere il tempo della carcerazione in maniera costruttiva, acquisendo titoli e conoscenze da spendere una volta usciti dal carcere”.

Presenti, con gli studenti che hanno conseguito il diploma, anche gli iscritti del terzo periodo didattico che lo conseguiranno al termine di questo anno scolastico, il personale dell’Area educativa comportamentale, il personale interno di Polizia penitenziaria ed i docenti dei vari corsi. “Voi siete parte integrante di un Istituto prestigioso come il “Vittorio Emanuele II” di Catanzaro”. Così la dirigente Rita Elia, rivolgendosi agli studenti detenuti che hanno portato a termine il percorso di studi.

“Anche se nel corso dell’anno scolastico non sono stata presente fisicamente - ha aggiunto - sono comunque stata sempre disponibile a recepire le esigenze che di volta in volta ci sono state rappresentate e per le quali ci siamo resi disponibili a soddisfare per il buon funzionamento delle attività didattiche svolte in questa sede”. E’ la prima volta - è stato poi detto nel corso della cerimonia - che i diplomi vengono formalmente consegnati agli studenti. Tutto questo è l’avverarsi di un sogno, di un’idea, di un progetto. Esattamente come quelli che ci auguriamo, anche gli studenti detenuti, possano realizzare una volta riacquistata la libertà.