sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Giacomo Galeazzi

La Stampa, 7 aprile 2022

Relazione Direzione investigativa antimafia: “Episodi relativi a furto vaccini e tentativi di portarli in altri Stati sono la spia del fenomeno”.

Dia: “Ecco come la criminalità organizzata ha fatto affari con il Covid. Episodi relativi a furto vaccini e tentativi di portarli in altri Stati sono la spia di un fenomeno che potrebbe emergere”. A sottolinearlo è la Direzione investigativa antimafia nella relazione relativa al primo semestre del 2021.

L’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia, sottolinea la Dia, “ha reso necessario un consistente intervento pubblico nell’economia per sostenere le famiglie e le imprese, garantire l’occupazione, solleticando gli appetiti criminali in un settore nevralgico come quello della Sanità, sul quale vengono convogliate cospicue risorse pubbliche, rendendo il settore particolarmente permeabile da una miriade di imprese contigue alla criminalità organizzata”.

Risultanze investigative - “Seppur non vi siano allo stato risultanze investigative che confermino con certezza l’interessamento delle mafie, nel corso del semestre in riferimento, sono stati registrati alcuni episodi relativi al furto di vaccini ed al tentativo di trasporto degli stessi fuori dallo Stato italiano - puntualizza la Dia - Tali reati, che non certificano l’interesse della criminalità organizzata verso il fenomeno, potrebbero essere letti come reati spia di un fenomeno che potrebbe essere latente, ma in procinto di emergere”.

Truffe on line - La relazione rileva poi che “un altro settore criminale in forte espansione in “epoca Covid” è quello delle truffe on line e delle frodi informatiche, cosiddette “man in the middle” i cui proventi vengono riciclati all’estero attraverso il circuito “money transfer”“. E che “non possono sottacersi le possibilità che l’attuale crisi di molti settori produttivi, duramente colpiti dalle misure di contenimento, potrebbero offrire alla criminalità organizzata: al comparto dei presidi medico-sanitari, pertanto, si aggiungono i settori immobiliare, edile, dei servizi di pulizia, tessile, turistico, della ristorazione e della vendita di prodotti alimentari, dei servizi funerari e dei trasporti verso i quali occorre concentrare l’attenzione investigativa”.

Esempi - Paradigmatiche da questo punto di vista sono “alcune recenti attività investigative transnazionali, le cui risultanze hanno fatto emergere la convergenza di strutture criminali, di differente matrice, nella pianificazione condivisa dei business della illecita commercializzazione di carburanti e nel riciclaggio di centinaia di milioni di euro in società petrolifere, sedenti in Italia, intestate a soggetti insospettabili, meri prestanome”, riferisce la Dia. Precisando come “i maggiori cartelli criminali siano fortemente attivi nelle attività di riciclaggio del capitale criminale accumulato in settori economici redditizi, particolarmente permeabili, soprattutto in un momento storico come quello attuale, di crisi economica generalizzata, dovuta alle ricadute della perdurante emergenza pandemica”.