sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Giulia Merlo

Il Domani, 19 dicembre 2023

Il ministro della Difesa è intervenuto per spiegare la sua dichiarazione sulla “opposizione giudiziaria” e ha letto le parole pronunciate da alcuni magistrati nel corso del congresso di Area. Alla Camera ha letto alcune dichiarazioni prese dal congresso del gruppo associativo di Area, tra cui: “C’è una evidente insofferenza nei confronti della magistratura, nella sua funzione fisiologica antimaggioritaria” e “nella mediocrità di una politica impegnata ad assecondare gli istinti della folla, prigioniera delle sue pulsioni da social, dobbiamo assumerci la responsabilità” e “la magistratura deve essere consapevole della posta in gioco”. Per questo, Crosetto ha spiegato che le sue sono state “riflessioni e preoccupazioni riguardo alcune tendenze che vedo emergere nelle discussioni dei magistrati”.

Il ministro ha detto che “la rappresentanza appartiene al parlamento, non alla magistratura e nemmeno al governo”. Secondo Crosetto, “La magistratura è un gruppo di alti funzionari selezionati per la loro competenza tecnica, dotati di specifiche garanzie in funzione della funzione che svolgono” e ha spiegato che “la magistratura accerta i diritti previsti dalla legge e sancisce i reati previsti dalla legge e riconosciuti in contraddittorio tra le parti. Questo la costituzione affida alla magistratura”. Infine, ha concluso dicendo che “Sarebbe l’ora di costruire un tavolo di pace nel quale si definiscono le regole per la convivenza nei prossimi anni. Non è possibile che ci sia uno scontro dal ‘94 a oggi senza riportare la discussione e la composizione all’interno di quest’aula”.

La funzione antimaggioritaria - Il ministro ha sottolineato la formula di “funzione antimaggioritaria” usata nel congresso di Area, intendendola nel senso che i magistrati della corrente progressista si sentirebbero politicamente opposti alla maggioranza di governo. In realtà, la formula “funzione antimaggioritaria” è spesso utilizzata nella dottrina giuridica, intendendola come la funzione di tutti gli organi di rilevanza costituzionale, primo tra tutti la Corte costituzionale, di compensare e verificare le scelte delle maggioranze politiche che si susseguonoo. La Consulta, che non ha la legittimazione elettorale ma è organo di garanzia imparziale, ha appunto il compito di valutare le leggi approvate dalla maggioranza nella loro conformità costituzionale e in funzione antimaggioritaria.

Gli attacchi - Se Fratelli d’Italia ha puntato la sua replica rivendicando il diritto di parola e di espressione del pensiero del ministro, ad affondare il colpo contro i magistrati delle correnti progressiste sono stati Lega e Forza Italia, di fatto riaprendo un conflitto che Crosetto sembrava voler chiudere. Simonetta Matone, ex magistrato e oggi deputata della Lega, ha attaccato citando in particolare il congresso di Magistratura democratica. Giorgio Mulè ha parlato di “manipolo di magistrati che si sentono superiori alla legge”.