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di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 23 settembre 2023

Aveva raccolto firme per il ripristino delle telefonate al carcere Pagliarelli, ma i motivi del suo spostamento in un altro istituto siciliano sono segreti. Accade che il detenuto Ludovico Collo, commercialista palermitano, subisce un trasferimento dal carcere Pagliarelli al carcere di Caltanissetta. Questo repentino spostamento ha scatenato un’ondata di interrogativi da parte del suo avvocato difensore marsalese Vito Daniele Cimiotta, componente dell’osservatorio informazione giuridica delle Camere Penali. Ma quale potrebbe essere il motivo dietro a questa misteriosa decisione? Non è dato sapere, perché - come ha risposto la direzione carceraria all’avvocato che ha chiesto delucidazioni - gli atti interni amministrativi non sono estensibili.

Collo, durante il suo periodo di detenzione al Pagliarelli, è diventato noto per il suo impegno nel migliorare la vita dei suoi compagni di detenzione. Tra le sue iniziative più significative, spicca la raccolta di ben 793 firme di detenuti in favore del ripristino delle telefonate giornaliere verso familiari ed avvocati. Questa petizione è stata poi inoltrata alle autorità competenti dal suo avvocato. Inoltre, Collo ha segnalato una presunta violazione del diritto di difesa, in quanto al carcere era stata richiesta la specifica motivazione di ogni chiamata agli avvocati.

L’ultima iniziativa di Collo ha fatto scalpore a livello nazionale, tanto da spingere Rita Bernardini, membro dell’associazione “Nessuno Tocchi Caino”, a sollecitare un’interrogazione parlamentare che si è tenuta lo scorso mese di luglio. In aggiunta al suo attivismo, Collo aveva richiesto di avere accesso a una cella studio, considerando la sua iscrizione a giurisprudenza. Il trasferimento di Collo sarebbe avvenuto senza un valido motivo apparente, e sia l’avvocato che i familiari non possono avere spiegazioni ufficiali in merito. Collo stesso ha inviato una lettera ai suoi cari, esprimendo la sua curiosità riguardo ai motivi di questa decisione. La lettera recitava testualmente: “Sono curioso di conoscere i motivi del provvedimento”.

L’avvocato Cimiotta, alla ricerca di risposte, ha inviato una richiesta formale tramite posta elettronica certificata alla direzione del Pagliarelli. Tuttavia, la risposta ricevuta è che, in base a un decreto ministeriale del 2016, non possono rendere estensibili gli atti interni. La mancanza di chiarezza su questa situazione ha sollevato domande sul motivo reale del trasferimento. Alcuni suggeriscono che potrebbe essere stato causato dal suo attivismo carcerario, che ha portato alla luce questioni importanti all’interno del sistema carcerario italiano. Tuttavia, il mistero rimarrà irrisolto.

Il trasferimento di Ludovico Collo dal Pagliarelli a Caltanissetta rimane avvolto nell’incertezza e nella speculazione. Di certo non sarebbe la prima volta. Accade spesso nelle nostre patrie galere che per ristabilire “l’ordine”, si attuano i trasferimenti dei detenuti. Una pratica che trova giustificazione fino ad un certo punto. Soprattutto se il detenuto trasferito non risulta essere pericoloso o violento.