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di Ornella Sgroi

Corriere della Sera, 10 dicembre 2023

La parola significa “lavorare insieme per una comunità migliore”: è l’eredità che la città norvegese di Trondenheim ha consegnato a Trento, che sarà la Capitale europea del volontariato nel 2024, durante una suggestiva cerimonia. L’apertura ufficiale in Italia il 3 febbraio con Sergio Mattarella. Dalla Norvegia al Trentino, il volontariato italiano torna protagonista in Europa: il testimone della Capitale europea del volontariato è passato infatti da Trondheim a Trento, con una cerimonia celebrata in un edificio postindustriale della città norvegese alla presenza di almeno 500 persone. A ritirarlo a nome di tutta la comunità trentina è stato il sindaco Franco Ianeselli, in una giornata che ha visto importanti momenti di ufficialità intervallati da una festa vera e propria, con musica e spettacoli. Non è mancato un omaggio all’Italia, con l’interpretazione di canzoni simbolo come Caruso, Volare e ‘O sole mio.

Il cuore della cerimonia, alla presenza dell’ambasciatore italiano in Norvegia Stefano Nicoletti e di una delegazione dei circa mille connazionali che vivono nella regione, è stato quando il sindaco di Trondheim Kent Radum è salito sul palco per il passaggio di consegne ufficiale accanto al suo omologo trentino e a Gabriella Civico, direttrice del Cev, il Centro per il volontariato europeo. Dopo aver ringraziato per l’investitura, Ianeselli ha invitato il primo cittadino norvegese il 3 febbraio all’evento inaugurale di Trento Capitale europea del volontariato 2024. “Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia si preannuncia un’occasione straordinaria per mettere insieme le nostre esperienze e per ribadire che la cittadinanza attiva è il pilastro della nostra democrazia”, ha dichiarato Ianeselli. Che poi si è rivolto in questo modo ai cittadini norvegesi presenti all’appuntamento: “Trondheim è una città che mi ha affascinato e sorpreso. Qui ho trovato gentilezza, efficienza e passione. Qui ho imparato una nuova parola, Dugnad, che in poche lettere riassume un concetto immenso: lo “spirito di voler lavorare insieme per una comunità migliore”. Dugnad entrerà nel vocabolario della città di Trento nel 2024, sarà la parola-testimone, il filo rosso che unirà i volontari trentini ai volontari di Trondheim”.

Durante la cerimonia è stata nominata anche la Capitale europea del volontariato 2025: sarà Mechelen, in Belgio, che ha vinto sulle altre due città spagnole in corsa, Salamanca e Avilés. La città di Trondheim ha celebrato l’anno che l’ha vista Capitale europea del volontariato con eventi, incontri e attività che hanno promosso le attività del Terzo settore. È stato inoltre creato il Frivilligforum, un luogo di incontro mensile per gruppi e organizzazioni di volontariato. Trondheim e la Contea del Trøndelag ospitano 14 centri di volontariato molto attivi e 1.500 organizzazioni di volontariato. Inoltre, più del 50 per cento dei residenti di Trondheim sono coinvolti in azioni di volontariato. L’ambasciatore Nicoletti si è detto orgoglioso della nomina di Trento a Capitale europea del volontariato e ha augurato che gli eventi previsti per il 2024 “aumentino ulteriormente la partecipazione dei cittadini alle attività di volontariato, che sono fondamentali per creare una comunità all’insegna della solidarietà, della partecipazione e della mobilitazione sociale, sportiva, culturale e ambientale”.