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di Alessandra Parisi

Il Secolo d’Italia, 24 settembre 2023

“Anche in questi giorni c’è stato un po’ di scossone con gli alleati sul fronte della giustizia, trojan sì o trojan no. Con un centrodestra a trazione meloniana noi daremo tutte e più ampie garanzie a indagati e imputati. Perché le garanzie sono la carta d’identità di un popolo civile”. Così Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, da Palermo durante un evento di Fratelli d’Italia.

Delmastro: ampie garanzie a indagati e imputati - “Non toglieremo un solo strumento a magistratura per contrastare crimine, corruzione e quello che flagella la nostra nazione”. La lotta alle mafie è una priorità dell’esecutivo. “La sinistra, invece, ha scambiato Cospito per novello influencer. Era la Mecca della sinistra, luogo di pellegrinaggio di una sinistra che per mal-metabolizzati principi garantistici andava da Cospito a chiedere perché avremmo dovuto revocare il carcere duro. La destra sul contrasto al terrorismo nazionale e internazionale e alle mafie non farà mai sconti a nessuno”.

Nei Cpr andranno le persone pericolose - Sul terreno infuocato dell’immigrazione, poi, Delmastro spiega le novità del decreto del governo. “Nei Cpr andranno le persone pericolose socialmente, già raggiunte da un provvedimento di espulsione. Persone che non hanno diritto a restare in Italia. Nel nostro Dna c’è la politica della sicurezza urbana”. Anche sulle carceri la rotta del governo è chiara. “Quando si parla di carceri per la sinistra l’unico problema è il detenuto”, spiega il sottosegretario di FdI. “Mentre gli agenti della Polizia penitenziaria, cioé gli uomini e le donne in divisa che rappresentano lo Stato, sono quasi qualcosa di fastidioso, di cui non parlare. Noi, invece, abbiamo lavorato sul potenziamento degli organici, ridotti al lumicino dalla riforma Madia, sulle dotazioni e sui protocolli operativi”.

La sinistra svuota le carceri, noi le costruiamo - Il sovraffollamento è innegabile. “Ma la risposta è diametralmente opposta - aggiunge Delmastro - la sinistra svuota le carceri, noi abbiamo postato 84 milioni di euro per otto nuovi padiglioni detentivi. Vogliamo lavorare con i Paesi dell’Africa per eseguire le sentenze penali italiane nel Paese di provenienza. I detenuti stranieri ci costano quasi una finanziaria”.

Detenuti tossicodipendenti, il governo al lavoro - Il sottosegretario alla Giustizia infine ha ricordato il provvedimento a cui lavora il governo per quanto riguarda la popolazione carceraria tossicodipendente. “È un terzo di quella complessiva - ha detto - Noi immaginiamo un grande provvedimento d’intesa con le comunità di recupero per consentire a cui volontariamente vuole aderire a un programma di disintossicazione, di espiare la pena dentro le comunità di recupero”.