sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Virginia Piccolillo

Corriere della Sera, 15 luglio 2023

Il sottosegretario Andrea Delmastro risponde alle critiche dell’Anm e delle opposizioni.

Sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, ma allora che cosa vuole fare il governo sul concorso esterno in associazione mafiosa?

“La linea del governo è chiara: non si tocca”.

Mica tanto chiara. Il ministro Carlo Nordio ieri al “Corriere” ha spiegato anche come intervenire. Non è così?

“Sono contento che abbia precisato che non è l’idea del governo. Ma comunque non ha detto che vuole abolirlo”.

Neanche che vuole mantenerlo...

“Diciamo che si è scatenata una tempesta perfetta sul “Nordio-pensiero”.

Vale a dire?

“Un corto-circuito logico. Perché il ministro ha detto che non esiste. E semmai che vuole intervenire con una norma ad hoc, che non significa abolire ma tipizzare un reato ad hoc”.

Lo farete?

“Non è nel programma di governo. Ma comunque rassereno tutti: non c’è nessuna volontà di abbassare l’asticella nella lotta alla mafia. E non potrebbe essere che così”.

Perché?

“Perché la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tratto fonte di ispirazione politica da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, come ha sempre detto”.

Molti lo hanno detto. Nel concreto?

“Allora diciamolo meglio: nessuno strumento della lotta alla mafia sarà indebolito da questo governo. Credo si sia capito”.

Da cosa?

“Come primo atto abbiamo sventato la sostanziale abolizione dell’ergastolo ostativo per i mafiosi che non collaborano. Abbiamo una normativa eccezionale nella aggressione di patrimoni illeciti. Strumenti improntati al follow the money di Falcone come la confisca preventiva (che all’estero chiamano “confisca senza condanna”) e quella allargata a denaro non strettamente collegato al reato, che ci fanno essere studiati e lodati dagli altri Paesi come ho avuto modo di vedere ad Anversa nel Forum della coalizione dei Paesi contro il crimine organizzato. Figuriamoci...”.

Figuriamoci?

“Figuriamoci se vogliamo smantellarli. Manterremo tutto. Lo abbiamo dimostrato anche nella lotta all’ammorbidimento del 41 bis, sulla quale penso di poter dire qualcosa ...”.

Secondo il gip ha detto anche troppo. Non ne ha mai parlato, ci può dire cosa pensa di quella imputazione coatta, con il pm che voleva archiviare?

“Dall’imbarazzo di parlare di una mia posizione personale, che ha qualunque uomo di buonsenso, mi ha tolto la presidente del Consiglio: la penso esattamente come lei”.

Incluso il fatto che sia stata “irrazionale”?

“Non ho mai frazionato il pensiero di Giorgia Meloni. L’ho sempre condiviso nella sua totalità. Continuerò ad affrontare nelle sedi opportune questa vicenda. Confidando nel fatto che emergerà la mia assoluta estraneità ai fatti”.

Il Pd aspetta ancora sue scuse ed esce quando lei entra in commissione.

“Spiace sempre la mancanza di confronto”.

Degli altri casi che scuotono la maggioranza...

“Non ne parlo”.

Cosa pensa dello scontro in atto con l’Anm?

“L’Anm fornisce alcune sollecitazioni che è giusto ascoltare. L’organismo politico ha un altro ruolo, indipendente. Ma nel caso del concorso esterno non c’è neanche il motivo del contendere”.

Nel caso della separazione delle carriere però sì.

“È un altro tema. È da sempre nel programma di centrodestra e lo faremo”.

Secondo l’Anm è pericolosa per la democrazia...

“Quindi lei mi sta dicendo che l’Anm ritiene che una serie di Paesi europei, che ce l’hanno, non sono democratici? Io non penso proprio”.