sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 6 luglio 2023

Il giudicato esecutivo è assunto rebus sic stantibus ed è superabile se emergono nuovi fatti, leggi o orientamenti. La domanda risarcitoria per aver patito una detenzione illegittima a causa delle condizioni carcerarie inumane o degradanti può essere riproposta a fronte di fatti nuovi o preesistenti, ma non considerati. In pratica, il giudicato esecutivo costituito da un reclamo respinto è superabile se la nuova domanda ex articolo 35 ter dell’Ordinamento penitenziario è riproposta in base a elementi innovativi rispetto al momento della prima decisione che è assunta appunto rebus sic stantibus. Lo afferma la Cassazione penale, con la sentenza n. 28749/2023.

La novità può essere costituita da riforme normative o da nuovi orientamenti della giurisprudenza nazionale e sovranazionale in materia di applicazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che vieta la tortura così come i trattamenti detentivi inumani e degradanti.

Sono rilevanti tali fini le decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo, della Corte di giustizia dell’Unione europea e del massimo consesso di giurisprudenza nazionale cioè le sezioni Unite della Corte di cassazione. Proprio l’orientamento affermato dalle sezioni Unite sull’interpretazione della norma Cedu era stato posto a fondamento della riproposizione della domanda di risarcimento in precedenza respinta con decisione che aveva raggiunto la forma di cosa giudicata.

La Cassazione ha annullato la decisione che - a fronte del rilevato giudicato esecutivo sulla precedente domanda - non esaminava nel merito la nuova richiesta risarcitoria pretermettendo del tutto l’esame sulla rilevanza del nuovo orientamento nomofilattico espresso dalle sezioni Unite penali e indicato dal reclamante. Esame che ora il giudice del rinvio dovrà invece compiutamente effettuare ai fini di una decisione fondata sulla novità giurisprudenziale espressa dalle sezioni Unite e che incide nel merito della questione.