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di Lorenzo Milli

Il Dubbio, 8 settembre 2023

Salvini chiede e ottiene pene più aspre. Inasprimento delle pene per i minori, ammonimento anche dai dodici anni e misure punitive, fino alla reclusione, per i genitori che non mandano i propri figli a scuola. Sono le principali novità del decreto Caivano, illustrato ieri in conferenza stampa da mezzo governo alla presenza della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Che ieri ha incontrato a palazzo Chigi la mamma di Giovanbattista Cutolo, il 24enne musicista ucciso all’alba del 31 agosto durante una lite per un parcheggio fuori da un pub a Napoli. “Nella maggioranza non è mai stata discussa l’imputabilità del dodicenne, è un tema che non ci siamo proprio posti francamente - ha sottolineato la presidente del Consiglio - Prevediamo l’arresto in flagranza, anche per alcuni reati per i quali non era previsto fino a oggi, dai 14 ai 18 anni: perché oggi se un ragazzo di 15 anni gira armato con una pistola carica non si può arrestarlo. E io francamente penso che questo non sia più affrontabile nell’attuale situazione”.

Norme certamente repressive ma secondo il governo anche “di prevenzione”, perché “se l’uso dei minorenni si è allargato a dismisura in questi anni nelle pratiche criminali è anche perché nell’utilizzo di questi minorenni da parte della criminalità organizzata non ci sarebbero state particolari conseguenze”, ha puntualizzato Meloni. La quale poi si è detta “terrorizzata” dai dati illustrati dalla ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, secondo i quali il primo accesso dei bambini ai siti porno avviene attorno ai 6 anni.

Previsto inoltre l’obbligo di app per il controllo delle attività dei minori sul web da parte dei genitori e una campagna informativa per l’utilizzo delle stesse. Tornando alle misure derivanti dai fatti di Caivano, i provvedimenti sono arrivati dopo un botta e risposta tra il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, e l’altro vice di Meloni, Antonio Tajani. Il primo aveva chiesto pene maggiori per i minori, “che se sparano e uccidono devono andare in galera come i 50enni”, provocando la risposta del secondo. “Non possiamo che considerare un 14enne che gira armato un criminale - ha spiegato Tajani - Detto questo, ci sono le carceri minorili che devono lavorare per la rieducazione e non dobbiamo mai rinunciare alla possibilità di far sì che questi giovani si allontanino dal mondo del crimine e deve essere sempre considerato un soggetto che può redimersi”. Una dialettica definita “normale” da Meloni “tra alleati di governo di partiti diversi” Su Caivano Meloni ha annunciato lo stanziamento di 30 milioni di euro. “Non pensate che il governo ritenga che siano sufficienti - ha detto -. “Verranno stanziate tutte le risorse che saranno necessarie per vincere questa sfida”. Tra le quali “l’impegno di riaprire il Centro sportivo di Delphinia Caivano entro la primavera del 2024”.