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di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 5 ottobre 2023

Via libera anche dal Senato alla conversione del decreto omnibus: norme in materia di processo penale e civile, misure di contrasto agli incendi boschivi, interventi per il recupero dalle tossicodipendenze, di salute e cultura, e anche relative al personale della magistratura e della pubblica amministrazione.

Con 100 voti favorevoli, 71 contrari e un’astensione, il Senato (mercoledì 4 ottobre) ha rinnovato la fiducia al Governo approvando in via definitiva, nel testo licenziato dalla Camera, il ddl n. 897 di conversione in legge, con modificazioni, del Dl n. 105. Nel decreto sono contenute alcune norme in materia di processo penale e civile, a partire dalle intercettazioni, misure di contrasto agli incendi boschivi, interventi legislativi per il recupero dalle tossicodipendenze, di salute e cultura, e anche relative al personale della magistratura e della pubblica amministrazione.

Il testo di 13 articoli, di fatto un ‘omnibus’, estende il ricorso alle intercettazioni per reati relativi, tra gli altri, al traffico illecito dei rifiuti. Ma nello stesso tempo vengono posti paletti all’uso delle cosiddette intercettazioni ‘a strascico’ e alle trascrizioni di dialoghi “irrilevanti” ai fini dell’indagine in corso. Vengono inoltre inasprite le pene previste per gli incendi boschivi e introdotte sanzioni penali a tutela dell’orso marsicano.

Con il provvedimento si stabilisce anche che una quota dell’otto per mille dell’Irpef di diretta gestione statale venga utilizzata per finanziare il recupero delle tossicodipendenze e si disciplinano, in tema Covid, l’autosorveglianza e l’abolizione dell’isolamento.

In particolare, in materia di intercettazioni, si prevede che le condizioni meno stringenti già previste per l’autorizzazione e la proroga delle intercettazioni stesse in tema di criminalità organizzata, si applichino anche ai delitti, consumati o tentati, di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti e di sequestro di persona a scopo di estorsione, o commessi con finalità di terrorismo o avvalendosi delle condizioni previste dall’articolo 416-bis c.p. o al fine di agevolare l’attività delle associazioni di tipo mafioso.

Riguardo poi le intercettazioni mediante uso del captatore informatico, si modifica la disciplina del decreto autorizzativo, prevedendo che in esso debbano essere esposte con “autonoma valutazione” le specifiche ragioni che rendono necessaria “in concreto” tale modalità per lo svolgimento delle indagini. Viene poi limitata la trascrizione nel verbale “soltanto” al contenuto delle intercettazioni, rilevante per le indagini, anche a favore dell’indagato. Mentre il contenuto non rilevante ai fini delle indagini non può essere trascritto neppure sommariamente e nessuna menzione ne può essere riportata nei verbali e nelle annotazioni della polizia giudiziaria.

Il PM dovrà vigilare sull’attività dell’ufficiale di polizia giudiziaria affinché nei verbali non vengano riportati fatti e circostanze afferenti alla vita privata degli interlocutori. Giro di vite anche in materia di utilizzabilità dei risultati delle intercettazioni in un procedimento “diverso”. I risultati delle intercettazioni possono essere utilizzati soltanto se questi risultino indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza.

In materia di processo civile, viene disposto che fino al 30 dicembre 2024, nei procedimenti davanti al tribunale per i minorenni aventi a oggetto la responsabilità genitoriale, il giudice abbia la facoltà di delegare taluni specifici adempimenti, tra cui l’audizione delle parti e l’ascolto del minore, a un giudice onorario. È altresì previsto che il giudice onorario cui sia stato delegato l’ascolto del minore o lo svolgimento di attività istruttoria compone il collegio chiamato a decidere sul procedimento o ad adottare provvedimenti temporanei.