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di Davide Varì

Il Dubbio, 23 agosto 2023

Dopo lo stupro di Palermo Salvini rilancia la castrazione chimica. Il Pd: “Non è la risposta adeguata”. Pene più severe. Ma anche prevenzione, educazione, formazione. Quando si parla di lotta alla violenza di genere i due termini del dibattito non si escludono, soprattutto in vista di un patto bipartisan che potrebbe accelerare i lavori sulle norme anti-femminicidio contenute nel ddl Nordio-Piantedosi-Roccella.

Un pacchetto approvato all’inizio dell’estate in cdm, che prevede tra le altre cose il rafforzamento delle misure cautelari e l’individuazione di “reati spia” su cui agire tempestivamente. Già assegnato alla Commissione Giustizia della Camera, nelle intenzioni della maggioranza il ddl potrebbe ottenere il via libera con un iter più rapido. Ammesso che tutte le forze politiche convergano sul disegno di legge e riconoscano “l’urgenza delle nuove misure”, sottolinea il segretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che punta ad approvare la legge entro Natale.

Ad invocare una corsia veloce è anche la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella. E il segnale di apertura è arrivato domenica scorsa dalla segretaria del Pd Elly Schlein, che ha dato piena disponibilità “a migliorare ed affinare” la legge. “Ci stiamo a lavorare in fretta, ma ci preoccupa che non abbiano ripreso le nostre indicazioni sulla prevenzione. E senza questa parte temo che arriveremo sempre in ritardo”, sottolinea Schlein. Per la quale le norme penali non bastano, “serve un grande cambiamento culturale e vanno messe risorse in legge di bilancio per la formazione, anche a partire dalle scuole”.

Una prima risposta sul punto è arrivata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha annunciato l’intenzione di avviare negli istituti scolastici campagne simili a quelle contro il bullismo o per la sicurezza stradale. Prima con un’iniziativa che si terrà il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e poi con un ciclo di incontri volti a “diffondere tra i giovani la cultura del rispetto” attraverso la testimonianza diretta delle vittime.

Di “educazione all’affettività” nelle scuole parla anche la senatrice Cecilia D’Elia, vicepresidente della commissione bicamerale d’inchiesta sui femminicidi e prima firmataria di un disegno di legge sul tema. Mentre il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi fa sapere che il governo “sta lavorando a misure e pene più severe affinché si riesca, una volta per tutte, ad arginare questo schifoso fenomeno”.

A dettare l’agenda, ancora una volta, è la cronaca. E in particolare l’arresto di sette ragazzi per violenza sessuale di gruppo ai danni di una 19enne a Palermo. Una notizia che ha scioccato l’opinione pubblica, e in seguito alla quale Matteo Salvini rilancia il ddl sulla castrazione chimica. “Se stupri una donna o un bambino hai evidentemente un problema: la condanna in carcere non basta, meriti di essere curato”, dice il leader della Lega e vicepremier. A cui risponde Laura Boldrini: “Strillare di “galera buttando via la chiave” e di “castrazione chimica” - scrive la deputata dem - può fruttare un po’ di facile consenso politico, ma non risolve assolutamente nulla”.