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di Giovanna Casadio

La Repubblica, 21 novembre 2023

Il ddl femminicidi domani in commissione Giustizia. La segretaria: “Occorre approvare una legge che renda obbligatoria l’educazione all’affettività e al rispetto delle differenze in ogni ciclo scolastico”. Non basta reprimere, non basta inasprire le pene, se non si riesce a prevenire. Elly Schlein si è rivolta alla premier Giorgia Meloni affinché la politica si muova e affronti la tragedia dei femminicidi dal punto di vista dell’educazione affettiva e sessuale. Perciò la segretaria del Pd spiega: “Non ci sono stati contatti diretti con la premier. Ma mi sono rivolta a lei per proporre di approvare una legge che renda obbligatoria l’educazione all’affettività, al rispetto delle differenze in ogni ciclo scolastico. Noi confermiamo la nostra disponibilità a lavorare insieme anche sul versante fondamentale della prevenzione, che manca nel disegno di legge sui femminicidi che sarà all’esame del Senato”.

Non è un passo da poco. La destra apre, però, con un piano del ministro dell’Istruzione Valditara alla “educazione alle relazioni”: un’ora alla settimana per tre mesi all’anno, 12 sessioni. Non esattamente quello che vogliono la sinistra e i 5Stelle. Il vice premier Matteo Salvini non potrebbe essere più esplicito, facendo rifermento all’omicidio di Gulia Cecchettin: coinvolgere la scuola bene, ma non basta. Per Salvini è “la famiglia che deve fare la famiglia”. Dice: “Noi come Lega abbiamo fatto la battaglia per l’educazione civica, che adesso è realtà, lo dico da papà, però la scuola non può arrivare ovunque, sono la mamma ed il papà che devono capire se hanno in casa qualcuno che rischia di diventare un problema”. Parole che alimentano polemiche. Il M5Stelle ricorda l’emendamento presentato su educazione affettiva e sessuale nelle scuole e rispedito al mittente dalla Lega solo due mesi fa. Lo ripresenta in Senato dove domani in commissione giustizia approda il ddl femminicidi.