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La Presse, 3 gennaio 2015

 

Amal Clooney ha rischiato il carcere in Egitto dopo aver provato a pubblicare un rapporto sul sistema giudiziario del Paese nordafricano. La moglie di George Clooney aveva stilato il rapporto per la International Bar Association (Associazione internazionale degli avvocati), prima di iniziare a difendere uno tre giornalisti di al-Jazeera in carcere poiché accusati di aver pubblicato notizie a favore dei Fratelli musulmani.

"Quando volevo pubblicare il rapporto - ha spiegato la legale, intervistata dal Guardian - mi hanno vietato di farlo al Cairo. Chiesero: il rapporto critica l'esercito, il sistema giudiziario o il governo?. Abbiamo risposto: Sì. Quindi loro hanno detto: bene, allora state rischiando l'arresto".

I tre giornalisti, Mohammed Fahmy, Peter Greste e Baher Mohammed, sono stati arrestati nel dicembre 2013, dopo il rovesciamento di Mohammed Morsi. Nei giorni scorsi un tribunale ha cancellato le condanne nei loro confronti (che andavano da sette a 10 anni di carcere) e ordinato un nuovo processo, anche se i reporter restano in prigione.

Secondo Amal Clooney che difende Fahmy, però, questa decisione "non significa molto". I tre, ha aggiunto, sono vittime di un sistema in cui le autorità possono selezionare i giudici: "Abbiamo visto i risultati di ciò in questo caso, dove c'è un gruppo di giudici scelti, noti per aver emesso verdetti crudeli".