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Il Resto del Carlino, 1 dicembre 2023

“Su 3.500 detenuti nelle carceri dell’Emilia Romagna (di cui 2.600 con condanne definitive), circa 900 vengono occupati alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria nei cosiddetti lavori domestici: aiuto cuoco, pulizie, manutenzioni, gestione della spesa. Decisamente minoritaria invece, circa centocinquanta persone, la quota di chi opera all’interno della struttura ma alle dipendenze di aziende esterne in mansioni quali falegnameria, lavanderia, produzione di pasta fresca, sartoria, coltivazioni agricole, etc. Un ulteriore centinaio, infine, ha la possibilità di accedere al lavoro esterno”. Questa la fotografia della situazione lavoratori dei detenuti nelle carceri della regione tracciata da Roberto Cavalieri, garante regionale dei detenuti.

Di questo si parla oggi - dalle 9.30 alle 18 - ai chiostri di san Pietro in via Emilia San Pietro in un convegno che intende approfondire la dimensione del lavoro penitenziario nei dieci istituti dell’Emilia-Romagna, con un focus sul ruolo delle istituzioni del territorio e del mondo delle imprese. “Per quanto riguarda le donne - ha sottolineato Cavalieri - i progetti lavorativi sono praticamente inesistenti, così come i percorsi di inserimento lavorativo per le persone disabili. Questi dati sono preoccupanti e chiamano a intervenire tutti i soggetti preposti, dato che rappresentano una palese disapplicazione delle norme vigenti secondo le quali tutti i detenuti dovrebbero lavorare”.

Numerosi i relatori presenti all’evento: dal garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri (che introduce e modera gli interventi della mattinata), al presidente della Cassa delle ammende, Gherardo Colombo, all’assessore comunale al Welfare di Reggio, Daniele Marchi, a Federico Alessandro Amico, presidente della commissione Parità della Regione, fino a Federico Bertani, dell’ordine degli avvocati di Reggio.

Interverranno, fra gli altri, la consigliera per la parità e contro le discriminazioni di genere, Roberta Mori, la presidente del tribunale sorveglianza di Bologna, Maria Letizia Venturini, la provveditrice dell’amministrazione penitenziaria per l’Emilia-Romagna e le Marche, Gloria Manzelli, la rappresentante del ministero della Giustizia Felice Di Girolamo, il vicepresidente di Confindustria Emilia-Romagna Gianluca Rusconi, e Marco Bonfiglioli dell’amministrazione penitenziaria regionale. Presenti poi i vertici di diversi istituti penitenziari della regione, così come molti rappresentanti di aziende che operano in carcere. Il dibattito del pomeriggio è invece condotto da Stella Bonfrisco, giornalista del Resto del Carlino.