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di Alessandra Arachi

Corriere della Sera, 23 ottobre 2022

La neoministra della Famiglia è contraria a unioni civili e interruzione di gravidanza. Esultano gli esponenti dei Family Day e i pro life, preoccupate le associazioni arcobaleno. Lei dribbla: “Di aborto si occupa il ministero della Salute”.

La ministra Eugenia Roccella ha tre deleghe: la Famiglia, le Pari Opportunità e, del tutto nuova, quella della Natalità. Tre deleghe che hanno spaccato in due l’opinione pubblica. Non si può nascondere il carattere più che conservatore di Roccella, lei che per la prima volta nel 2007 organizzò il Family Day con l’intento di prendere di mira i “Dico”, precursori delle unioni civili. E poi quando le unioni civili divennero legge la neo ministra si mise in prima fila per organizzare il referendum per abolirle.

Per lei la famiglia è solo quella di una mamma e di un papà, un valore per il quale ha già promesso si impegnerà ad ogni livello. “La famiglia è troppo spesso trascurata e penalizzata”, ha detto lei subito dopo aver giurato al Quirinale. E poi ha aggiunto: “Lavorerò per contrastare l’inverno demografico che rischia di sottrarre futuro e speranza al nostro Paese”.

Esulta per questo Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia: “Eugenia è una mia cara amica: le nostre battaglie sono arrivate nel cuore dello Stato. Per far ripartire la natalità bisogna cancellare la vergogna dell’uccisione del figlio nel proprio grembo materno. So che Eugenia Roccella lo farà. Nel mondo si alza un vento contro l’aborto: pensiamo a quello che è successo negli Usa”. Grande preoccupazione per questo arriva da Carlo Calenda, leader di Azione: “Roccella in passato ha preso posizioni pericolose sull’aborto, speriamo che al governo non lo faccia”.

A dire il vero tra le prime dichiarazioni fatte dalla neo ministra ce ne è stata una proprio sull’aborto: “Non spetta a me, ma al ministro della Salute”, ha tagliato corto per dribblare i cronisti che la incalzavano. Lei in campagna elettorale aveva dichiarato apertamente: “L’aborto non è un diritto”. E ora, già prima della conferma di Adinolfi, anche le Famiglie Arcobaleno pensano che Roccella si occuperà anche di aborto. “Cancellerà tutti i diritti”, dice con preoccupazione la presidente Alessia Crocini.

Preoccupatissimi tutti gli esponenti del mondo Lgbtq. La voce di Alessandro Zan, deputato dem, è diretta: “Eugenia Roccella si comporta come un’omofoba militante. Ha detto chiaramente che vuole abolire le unioni civili”. Zan, primo firmatario del ddl che porta il suo nome, aggiunge: “Tutte le dichiarazioni fatte fino ad ora fanno pensare che Roccella sia il ministro delle Impari opportunità. È la nemica di tutti i diritti”. Tranciante il giudizio di Vladimir Luxuria: “Nominare Eugenia Roccella come ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità è un po’ come mettere Crudelia Demon alla presidenza della lega protezioni animali”.

Ma la neo ministra per la famiglia dice di avere in testa nuove idee. Ha affermato: “È importante che la famiglia sia trattata con maggiore equità, senza scaricare sul nucleo familiare, ed in particolare sulle donne, tutto il peso del lavoro di cura, dei figli e delle persone fragili. Noi siamo pronti a mettere in campo nuove idee”.

Plauso dal Forum Famiglie. “Il fatto che vi sia un ministero della natalità e della famiglia è una piccola grande vittoria”, dice Luigi De Palo, il presidente. Che aggiunge: “Io durante la campagna elettorale avevo proposto che la Natalità fosse messa come delega al ministero dell’Economia. Sono sicuro però che Eugenia Roccella saprà incidere sull’inverno demografico anche se il suo ministero è senza portafoglio”.

Nel 2007 Eugenia Roccella organizzò il primo Family Day per combattere i “Dico”. Poi è arrivato Massimo Gandolfini nel 2015 e nel 2016 ad organizzarne altri (e poi il Family Day divenne un soggetto strutturato”). “In quegli anni c’era il problema delle unioni civili da risolvere”, dice adesso Gandolfini. Che parlando della neo ministra della Famiglia, delle Pari Opportunità e della Natalità ha soltanto parole di notevole stima. Dice, infatti: “La conosco da molti anni, e posso dire che è una grande e autorevole rappresentante del mondo pro life e pro family”.

Due movimenti che l’opposizione teme molto. E Carlo Calenda se ne fa portavoce: “Se toccano i diritti l’opposizione sarà dura e non solo in Parlamento. La presenza della Roccella è preoccupante da questo punto di vista”.