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Il Resto del Carlino, 17 settembre 2023

Giulianelli parla dell’istituto penitenziario di Fermo facendo il punto sulla situazione delle Marche. Ci sono 55 detenuti e 41 posti regolamentari. “Il carcere di Fermo andrebbe chiuso e ricostruito altrove”. Lo ha ribadito ancora una volta il Garante per i detenuti delle Marche, Giancarlo Giulianelli, nel corso di un incontro voluto per fare il punto sulla situazione carceraria nella regione. In generale si parla di poche misure alternative per chi deve scontare pene brevi; poco personale; troppi detenuti in attesa di sentenza definitiva; strutture inadeguate, sono i quattro problemi che accomunano tutte le strutture, con Fermo che ha la situazione peggiore.

“Il carcere oggi conta di 55 detenuti - spiega - a fronte di 41 posti regolamentari, con 14 stranieri, va chiuso il carcere, che è Casa di reclusione, di Fermo: un ex convento non adatto, con spazi stretti e porte fatiscenti. È meglio ridarlo alla città per altri usi. Il Comune ha individuato un’area, con il sottosegretario Delmastro ne abbiamo discusso ma non c’è disponibilità finanziaria attualmente. Quello che l’onorevole ha spiegato è che si potrebbero usare i fondi del Pnrr, non riuscendo a portare a termine il proprio programma, per costruire un nuovo istituto. Ideale sarebbe un carcere a metà tra Macerata, che è l’unica provincia senza struttura, e Fermo”.

Giulianelli passa spesso per Fermo, ci è stato qualche settimana fa e ricorda che è ripreso il corso per la cura di un orto, con dei vasconi per piantare la verdura, un’attività che piace molto ai detenuti e che diventa parte del percorso di rieducazione: “In quella struttura si riesce a fare poco altro, so però che il sindaco Paolo Calcinaro, che è molto attivo, vuole far ripartire la convenzione che permette ai detenuti più meritevoli di svolgere lavori per la comunità”.

Giulianelli chiarisce che nelle Marche a fronte di una popolazione di 877 detenuti, 201 sono in attesa di sentenza definitiva, 121 in attesa di giudizio, 80 appellanti o ricorrenti in cassazione. Le Marche hanno il 22, 8 per cento di detenuti in ‘misura cautelare’. Se non tutti, fosse anche la metà, stessero ai domiciliari, il sovraffollamento si ridurrebbe. La capienza totale nei sei istituti regionali è di 743, ma i detenuti sono 877. Sono 723 i detenuti residenti nelle Marche, 341 i nati nelle Marche. Secondo Giulianelli quello che serve è far sentire che si fa attenzione alla storia di ognuno, curando la sfera degli affetti familiari, offrendo assistenza per le pratiche e le difficoltà burocratiche.