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di Lucia Bianchini

Il Resto del Carlino, 4 gennaio 2024

Report di Benvenuti e Laruccia (Partito Radicale) dopo la visita nell’istituto penitenziario “Situazione peggiore rispetto ad agosto. Nuovo padiglione, incerti i tempi dei lavori”. Rimangono il sovraffollamento e la carenza di personale le problematiche più gravi riscontrate alla casa circondariale ‘Costantino Satta’ da Maura Benvenuti e Vito Laruccia, membri del consiglio generale del Partito Radicale, in occasione della consueta visita alla struttura.

“Come ci ha riferito la comandante - spiega Benvenuti, capo della delegazione ferrarese del partito - ci sono 111 detenuti in più rispetto alla capienza massima, per un totale di 382 persone, due detenuti per ogni cella, quando prima erano uno per cella. Il problema è poi la carenza di personale, la situazione è peggiorata rispetto alla visita di agosto, e questo obbliga i pochi presenti a molti turni, senza avere la possibilità di darsi il cambio per poter trascorrere qualche festività con la famiglia”. Per quanto riguarda i dipendenti ci sono stati nuovi arrivi, che però non hanno compensato la carenza. “Hanno mandati undici nuovi agenti - continua l’esponente del partito Radicale -, ma ne sono usciti, tra trasferimenti e pensionamenti, più di venti. Altro problema sarà il pensionamento della direttrice”. Altra situazione molto seria rimane quella dei tossicodipendenti e dei malati psichiatrici che sono rispettivamente 180 casi di tossicodipendenza e dieci pazienti psichiatrici diagnosticati prima dell’ingresso nella struttura. “Molti però - specifica Maura Benvenuti - sviluppano disturbi dopo l’ingresso in carcere, o si accentuano situazioni latenti. La settimana scorsa c’è poi stato un decesso, non si sa la ragione, si tratta di uomo che non aveva patologie e non aveva dipendenze, ha avuto un arresto cardiaco durante l’ora d’aria, nell’area esterna della struttura”. I visitatori riportano che sono stati effettuati l’80% dei vaccini influenzali e già effettuate 12 vaccinazioni Covid su un centinaio richieste, e si proseguirà man mano che arriveranno le dosi di farmaco.

I detenuti possono contare, oltre che su cinque medici e nove infermieri e il supporto di diversi specialisti, sulla presenza di una psicologa sei giorni a settimana e di uno psichiatra due giorni a settimana, quest’ultimo proveniente dal dipartimento di via della Ghiara, che in caso di emergenza può intervenire in tempi brevi, fatto che i radicali ritengono “Molto positivo, in molte altre carceri non ci sono queste possibilità. Rispetto ad altre strutture che membri del nostro partito hanno visitato, la situazione a Ferrara è ancora gestibile”. È presente nella struttura una specifica area dedicata ai collaboratori di giustizia, con sala colloqui dedicata e la possibilità di collegarsi con i tribunali in occasione dei processi senza la necessità di uscire, ed anche sette detenuti nel reparto alta sicurezza “nato per i terroristi durante gli anni Settanta, che ora ospita soprattutto scafisti”, raccontano Benvenuti e Laruccia.

La direzione ha inoltre comunicato la vittoria della gara d’appalto per la costruzione del nuovo padiglione, su cui non si hanno ancora tempistiche sull’inizio e la realizzazione dei lavori, ma che ridurrà sensibilmente le aree del campo e dell’orto della struttura. “Non siamo più solo noi ad andare in carcere, era partito Marco Pannella da solo, ora ci sono anche Aiga e la Camera penale, e questo ci fa molto piacere” è la constatazione di Vito Laruccia, vista la presenza alla visita di presidenza e rappresentanti dell’Associazione Italiana Giovani avvocati e della Camera Penale ferrarese.