di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 23 agosto 2024
Un protocollo tra carcere di Sollicciano, Comune e Asl per offrire continuità assistenziale ai detenuti la cui condizione di salute è incompatibile con la reclusione. Non si parla di numeri insignificanti, ma di diversi detenuti che, a causa delle loro condizioni fisiche o mentali, dovrebbero scontare la pena lontano dalle sbarre ma che non possono farlo a causa della mancanza di posti idonei. Grazie a questo protocollo sarà possibile effettuare il trasferimento di alcuni reclusi in strutture socio-sanitarie esistenti. Ad annunciare questo nuovo progetto l’assessore alle politiche sociali Nicola Paulesu, ieri in visita al carcere di Sollicciano con il presidente delle Camere Penali Luca Maggiora, il garante comunale dei detenuti Eros Cruccolini, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti e al capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Alberto Locchi.
Un protocollo ancor più importante alla luce del fatto che, nei giorni scorsi, come segnalato da Maggiora, “un detenuto con patologie complesse è morto durante l’ennesimo ricovero ospedaliero, una persona che in ragione della sua totale indigenza non è riuscito a trovare nel tempo alcuna collocazione alternativa nonostante le ripetute richieste di differimento della pena”. La visita ha permesso di appurare, una volta di più, le “condizioni drammatiche” del penitenziario. “La sezione transito è un disastro”, dice Maggiora. Che si è poi soffermato sullo stato della cucina di più recente realizzazione: “Sta crollando il terreno sottostante”.