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di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 9 febbraio 2024

“Le condizioni di vita dei detenuti non possono essere disumane come quelle che tante volte abbiamo visto e denunciato a Sollicciano e non solo. Un ambiente degno di un Paese civile è dovuto anche a persone che hanno sbagliato, o addirittura sono ancora in attesa di giudizio, quest’ultima categoria molto consistente nel carcere fiorentino”. Sono le parole di Enzo Brogi, responsabile dipartimento diritti del Pd toscano, e Iacopo Melio, consigliere regionale e responsabile dipartimento inclusione dei Democratici a livello nazionale, all’indomani della notizia, pubblicata dal Corriere Fiorentino, del ricorso di massa di 200 detenuti al quale sta lavorando l’associazione di giuristi Altro Diritto per chiedere uno sconto di pena a causa delle condizioni degradanti del penitenziario fiorentino.

“Sosteniamo l’iniziativa di Altro Diritto a tutela dei detenuti costretti nel carcere di Firenze, perché il carcere non sia solo un luogo di pena ma anche di riabilitazione - hanno detto i due esponenti del Pd - È anche interesse della collettività che chi sconta una pena possa riabilitarsi, professionalizzarsi e uscire con una prospettiva di vita senza tornare a delinquere”. Ecco perché, hanno chiesto, “si muova il Ministero della giustizia a far ripartire i lavori per Sollicciano. Investire per la qualità di vita di questi “dannati dimenticati” è impopolare e finisce sempre in fondo all’agenda politica. È importante sensibilizzare i cittadini. Perché chi ha sbagliato sia condannato dalla giustizia ma non anche dall’indifferenza”. provato da una malattia che gli provocava un dolore fisico intenso e inarrestabile”, aveva dato alle stampe altri due saggi e un ultimo romanzo. E “fino alla fine ha lavorato a riordinare i suoi scritti inediti che verranno presto pubblicati in sua memoria”, dice ancora la sua famiglia, che spiega inoltre che la biblioteca e l’archivio di Daniele troveranno casa all’Istituto Gramsci di Bologna. In accordo con le sue volontà, sarà cremato e le sue ceneri disperse sulla cima del monte Cristallo a Cortina d’Ampezzo. Cordoglio per la sua scomparsa è stato espresso dall’Ordine dei giornalisti della Toscana, dall’Associazione Stampa Toscana e dal governatore Eugenio Giani.